Una favola di Campania
Il
progetto di Marco Balsamo Una favola di Campania è un viaggio tra tradizioni culturali e luoghi campani
attraverso la forma narrativa primordiale della fiaba: storie tramandate
oralmente di generazione in generazione, la cui origine si perde nel tempo; archetipi
universali della storia dellumanità che sono andati diversificandosi nei
territori di tutto il mondo assorbendo usi, costumi e modi di dire locali.
Un momento dello spettacolo
© Fabio Lovino Il
“viaggio” ideato da Balsamo consta di dieci tappe. Partendo da Napoli ed esplorando diverse location
sulla costa campana (Salerno, Ravello, Castellabate, Scario, Acciaroli) giunge al
confine con la Basilicata. Attori quali Umberto
Orsini, Vincenzo Salemme, Giuliana De Sio, Claudio Santamaria, Giancarlo
Giannini, Alessandro Haber, Isa Danieli, Giuseppe Battiston, Isabella
Ferrari, Leo Gullotta danno voce al Decamerone
campano poi pubblicato in Fiabe Campane. I novantanove racconti delle
dieci notti, a cura di Roberto De
Simone (Torino, Einaudi, “I Millenni”, 1994, 2 voll.). Il riferimento alle
“dieci notti” del sottotitolo evoca la prassi, un tempo diffusa nei cortili
delle case della provincia di Caserta, di riunirsi intorno al fuoco per
raccontarsi fino a tarda notte storie di maghi, di orchi e di santi. Una
consuetudine che si ripeteva soprattutto durante i periodi festivi, in
particolare dal giorno successivo allEpifania fino alla vigilia di SantAntonio
Abate (17 gennaio), festività molto sentita nel Casertano.
Un momento dello spettacolo
© Fabio Lovino
La
magnifica Villa Pignatelli, situata nel quartiere Chiaia di Napoli, ha fatto da
cornice a due appuntamenti con le Fiabe
Campane, ospiti Umberto Orsini (22 e 23 giugno) e Claudio Santamaria (29 e
30 giugno). Il fascino della narrazione, con la regia di Fabrizio Arcuri e la musica dal vivo della gradevole orchestrina Musica
da Ripostiglio, ha incantato il pubblico. Troppo spesso dimentichiamo quanto le
fiabe non siano storie per bambini, soprattutto quelle più antiche e popolari
dove il macabro e il cruento fanno da sfondo a vicende di principi e
principesse. Nelle due serate sono stati portatati in scena topoi che tornano in quasi tutte le
fiabe del mondo (le cosiddette “funzioni” di Vladimir Propp): la partenza delleroe,
il danneggiamento, la donazione delloggetto magico, le prove da superare, la
lotta e la punizione dellantagonista. Orsini ha calamitato lattenzione degli
spettatori ricreando, con la sua voce calda e
accogliente, con la gestualità elegante e seducente e con un registro colorito
di intonazioni, le magiche atmosfere di Il
drago dalle sette teste, La storia di
Mastro Francesco, Il lupo mannaro
e La Gatta Cenerentola. Ironica e
vivace, invece, la lettura drammatizzata di Santamaria di Bernardino dalla Francia, La
donna e il diavolo, Il re
Penna-in-culo e Il leone doro: lattore si è divertito a interpretare di volta in
volta personaggi furbi e stravaganti.
Money!
Vincitore
del Prix de la Critique belge francophone 2014 come miglior spettacolo (con Jerôme de Falloise premiato come migliore
attore), Money! di Zoo Théâtre,
diretto da Françoise Bloch, giunge
al Napoli Teatro Festival Italia. Non è la prima volta che il gruppo teatrale
belga affronta tematiche economiche complesse e attuali: dopo Grow or Go (2008) e Une société de services (2011), rispettivamente dedicati alle consulenze
e al telemarketing, ora è il turno
dellimpenetrabile mondo delle banche e della finanza. Una realtà dai
meccanismi incomprensibili ai più che, a fatica,
cercano di seguire il criptico funzionamento di fondi, pensioni e investimenti.
Un momento dello spettacolo
© Salvatore Pastore
Bloch
mette in scena una drammaturgia collettiva che prende spunto da inchieste,
documentari e servizi televisivi. Molto di questo materiale viene presentato
tramite un collage scenico di musica,
video e immagini e da frammenti di dialoghi. Lindagine svolta in Belgio da Zoo Théâtre conferma, se
ce ne fosse bisogno, che siamo manipolati e spesso truffati dalle banche. Money! parte da unaffermazione ben
precisa: a causa del “baratro” giuridico in materia finanziaria ognuno di noi
può ritrovarsi a partecipare attivamente (ossia con il proprio denaro) ad
azioni violente che danneggiano altre persone. Ciò accade perché, senza
saperlo, percepiamo utili dal male altrui: «il momento migliore per fare
investimenti è quando cè il sangue per le strade», afferma uno degli attori.
Con grande umorismo, i quattro interpreti (Jerome
de Falloise, Benoit Piret, Aude Ruyter, Damien Trapletti) danno vita a una pièce
divertente e dinamica, grazie anche alla scenografia mobile di Johan Daenen: sedie e tavoli con
rotelle che permettono il susseguirsi continuo e veloce dei cambi di scena. Ma
dietro il sorriso sarcastico di attori e spettatori si nasconde langoscia.
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