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Ogni mosca ha la sua ombra

di Caterina Nencetti
  Una notte in Tunisia
Data di pubblicazione su web 13/03/2014  

 

Qualche volta Alessandro Haber esagera ma, fortunatamente, non è stato questo il caso. Nei panni di Bettino Craxi, fuggito dall’Italia e rifugiatosi ad Hammamet, l’attore rappresenta una notte in Tunisia. Notte  diversa, o più probabilmente, uguale a tutte le altre. Allegoria di una notte per un protagonista difficilmente irriconoscibile, ma presentato come simbolo, col nome di Signor X.

 


Alessandro Haber e Pietro Micci (Foto di Tommaso Le Pera)

 

Personalità, pensiero, situazioni ancora vicine nella memoria. ĞLa mia libertà equivale alla mia vitağ. Sentenze, poi divenute epitaffi, che Vitaliano Trevisan cuce con tocco preciso assieme a tutta la restante fictio che forma il testo. Allo stesso modo, la regia leggera di Andrée Ruth Shammah modula la rappresentazione dosandone i quadri con effetti di realismo immaginario, fuori dal tempo. Questo meccanismo ci permette di capire i ragionamenti del protagonista: dietro alle sue parole, seguiamo il pensiero, lo accompagniamo passo passo, finché improvvisamente e inevitabilmente, ne siamo distanti. Come in una vera equazione matematica, il signor X sta a noi come l’Italia a lui: credevamo di aver capito, ma qualcosa ancora sfugge.

 


Roberto Trifirò e Maria Ariis (Foto di Tommaso Le Pera)

 

Introdotto, forse in modo un po’ troppo “raccontato”, dalla moglie (Maria Ariis) e dal fratello (Roberto Trifirò), Haber sostiene con l’energia statica del corpo il suo personaggio. La scarsa somiglianza fisica passa in secondo piano di fronte a quella della voce. L’attore riesce a modulare le parole e, spezzandole, si avvicina al ritmo originale, senza finire nella trappola dell’imitazione tout court. Non “fa il verso” ad un modo di parlare, ma rende propria quella maniera di esprimersi e di discutere. Lo seconda il veneto Cecchin (Pietro Micci), spettatore interno, tanto necessario per spezzare il tempo dell’azione-monologo, quanto inutile all’azione di per sé stessa.

 

La scenografia è elegante, semplice e lineare, come il filo dello spettacolo. Non si fatica ad accettarlo. Poco importa quanto vero storico ci sia. Si accoglie una scelta. Si riflette sul lavoro che ha creato la performance. Il teatro non è cronaca, è una proposta.


Una notte in Tunisia
cast cast & credits
 




 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 
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