Nel venticinquesimo anniversario delluscita dellalbum Bad (1987), Spike Lee dedica un documentario a Michael Jackson, la popstar americana scomparsa il 25 giugno del 2009. Del resto il regista non è nuovo a questo genere cinematografico (basti pensare a 4 Little Girls, 1997 e When the Levees Broke: A Requiem in Four Acts, che vinse il premio della sezione Orizzonti, a Venezia, nel 2006).
La ricorrenza diventa loccasione per ripercorrere le tappe della stagione doro del cantante – quella della collaborazione con il produttore musicale Quincy Jones – coinvolgendo artisti che si dicono profondamente influenzati dalla sua musica e alcuni dei suoi collaboratori e amici più stretti di quel periodo, come Mariah Carey, Sheryl Crow e Martin Scorsese, regista del videoclip della canzone Bad.
Partendo da Thriller per finire con Man in the mirror, il film è sostanzialmente un excursus attraverso alcuni dei pezzi che hanno reso celebre Michael Jackson negli anni ‘80. Realizzato come uno speciale di Mtv, il documentario alterna a spezzoni di interviste a mezzobusto realizzati appositamente, filmati originali delle riprese dei concerti, making of dei video musicali, registrazioni private di prove e filmati inediti girati da Michael stesso. Per la gioia dei fan. Per chi non è un grande appassionato di Michael Jackson, loccasione di conoscere meglio il coté privato del cantante, del quale si vogliono mettere in luce la sensibilità e lingenuità. Per tutti gli altri, meglio cambiare canale.
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