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È un bordello

di Roberto Fedi
  il bordello in "Roma" di Fellini
Data di pubblicazione su web 11/01/2003  
Intanto, ci scusiamo per il titolo (del tutto inevitabile, come si vedrà) e per l'argomento: ma non è colpa nostra se alla Tv fanno di queste cose. Poi per il tono, che potrà sembrare politically incorrect, ma ci tirano per i capelli. Perché, come dicono nei film americani, qualche volta questo è un lavoro sporco, ma qualcuno deve pur farlo.

Dunque, giriamo canale su Raiuno giovedì 9 gennaio verso le 23 (eravamo fino a poco prima su Raidue, a goderci Byron Moreno in Stupido Hotel), e appare il salottino di Bruno Vespa. Pazienza. Oltre al Vespa, sono presenti sulle poltroncine bianche la ministra Prestigiacomo, il solito prete (questa volta don Benzi), Livia Turco che strillava, e un tale a noi ignoto. Sullo schermone dietro al Vespa, Umberto Bossi. Ogni tanto, in collegamento, un altro prete, don Gelmini. In studio fra il pubblico anche un signore esperto di case, presidente o segretario della Confedilizia (ci pare).

Lì per lì abbiamo pensato che si parlasse di devolution, di bandiera tricolore (un paio di giorni prima era la sua festa, appunto), di vocazioni sacerdotali in forse, magari di crisi degli alloggi, di rincaro delle case. Invece si parlava di casini.

Anche noi, come voi, siamo rimasti sbalorditi. Il fatto è che sta per essere approvata una legge che proibirà la prostituzione per strada, ma la permetterà in casa: da qui la presenza dell'esperto di questioni condominiali.

Gli ospiti in studio, e quelli in collegamento (a cui si è unita poco dopo la rappresentante delle prostitute: che, a dire la verità, ci è sembrata l'unica persona seria del gruppetto), si sono più o meno sbizzarriti in discorsi pieni di eufemismi e con largo uso della litote. Bossi ha addirittura citato Sant'Agostino, roba da far venire i brividi.

Il bello (si fa per dire) è che dieci minuti prima, su Raiuno, nello sgangheratissimo Stupido Hotel, il verde duo Ric & Gian aveva riproposto una gag che sarebbe sembrata stantìa anche nel 1953, basata sull'equivoco di un buzzurro che crede di andare in una casa d'appuntamenti e invece entra dal dentista. E poi si dice che fra le reti non c'è sinergia.

Fra ipotesi succulente del tipo "e se nel mio condominio aprono un bordello?", e fantasmagoriche tirate millenaristiche della serie "il mondo è marcio, liberiamo dalla schiavitù del sesso queste povere donne!" (la rappresentante delle quali, in collegamento, sembrava che non avesse proprio nessuna intenzione di essere liberata); fra Bossi che parlava di "donne redente" (vedi sopra) e la Turco che strillava verso la Prestigiacomo che si guardava intorno come a dire "che ci fa una come me in un posto come questo?", il Vespa ha annunciato la presenza in studio di un esperto. Uno pensa: sarà un medico, un sociologo, un giurista, uno psicologo.
Trattavasi invece di un puttaniere. Inquadrato dalla telecamera civettuola che gli nascondeva un po' il viso, l'esperto ha parlato: chiarendo, con sobrietà e malcelato orgoglio, di non essere un puttaniere qualsiasi. No, quasi un professionista. Come ha ribadito Vespa, con compunzione quasi ammirata come se stesse parlando di un premio Nobel, uno che, "pur avendo una vita normale e una famiglia", poteva definirsi un grande frequentatore di prostitute.

Il professionista ha detto che lui ci va spesso ("per strada?" ha domandato il puntuale e concentrato Vespa: "no, mai", ha risposto un po' offeso il premio Nobel dei puttanieri). Il tutto nel rispettoso silenzio generale, perché ragazzi, dite quello che vi pare, ma nella vita l'esperienza è tutto.

E poi si dice che in quelle trasmissioni la realtà sfugge, si vela di retorica, e che quelli che intervengono non sono vicini alla gente. Col cavolo. Salutiamo così la nascita di una nuova figura, nel panorama amplissimo delle presenze televisive. Accanto agli psicologi, ai preti, agli onorevoli, ai giornalisti, ai professori universitari, agli attori, alle attrici, alle veline, ai calciatori, agli avvocati e chi più ne ha più ne metta, ecco a pieno titolo il puttaniere. Ma non un puttaniere qualsiasi, ci mancherebbe: l'Esperto Puttaniere.

Porta a porta

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