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Berlinale 2012

di Elisa Uffreduzzi
  Berlinale 2012
Data di pubblicazione su web 11/02/2012  

È iniziata il 9 febbraio la 62Ş edizione della Berlinale, il Festival Internazionale del Cinema di Berlino, che proseguirà fino al 19 febbraio 2012. Oltre quattrocento i film presentati, che comprendono per lo più anteprime internazionali o europee, ma anche film di ogni genere, lunghezza e formato, distribuiti nelle varie sezioni – dieci – in cui si articola la mostra: Competition; Berlinale Shorts; Panorama; Forum; Generation; Perspektive Deutsches Kino; Berlinale Special; Retrospective; Hommage e Culinary Cinema. La celebre manifestazione cinematografica quest’anno è intitolata Out of Africa, come omaggio all’ospite d’onore del festival, Maryl Streep, interprete del celebre film (di Sydney Pollack, 1985) dallo stesso titolo originale e insieme un invito a conoscere una terra dimenticata, attraverso la lente d’ingrandimento del cinema. Aujourd’hui di Alain Gomis, senegalese, è il film in concorso che meglio rispecchia questa intenzione; ma ci sarà anche la proiezione speciale di The Iron Lady (Phyllida Lloyd, 2011), in omaggio alla Streep, che verrà premiata con l’Orso d’oro alla carriera.

Ha aperto la manifestazione Les adieux à la reine (di Benoït Jacquot). Tra gli altri film della competizione internazionale, attesissimi il canadese Rebelle di Kim Nguyen, Tabu del regista portoghese Miguel Gomes, Was Bleibt di Hans-Christian Schmid, Gnade di Matthias Glasner, Barbara di Christian Petzold, Jane Mansfield's Car, di Billy Bob Thornton e Cesare deve morire, di  Paolo e Vittorio Taviani, unico film italiano in concorso. Tanta la curiosità anche per Extremely Loud And Incredibly Close, di Stephen Daldry, presentato fuori concorso, come anche Jin líng Shi San Chai, di Zhang Yimou. Tra le proiezioni speciali anche Haywire di Steven Soderbergh.

La giuria internazionale, quest’anno presieduta da Mike Leigh, è composta da Anton Corbijn, Asghar Farhadi (premiato la scorsa edizione per Una separazione), Charlotte Gainsbourg, Jake Gyllenhaal, François Ozon, Boualem Sansal e Barbara Sukowa.

Doris Dörrie presenta invece il suo ultimo film Glück, all’interno della sezione Berlinale Special, la cui funzione è anche quella di rendere onore a grandi personalità del cinema e le cui opere sono scelte dallo stesso direttore del festival, Dieter Kosslick. Tra queste spicca la proiezione-evento di Ottobre (1928), il leggendario film di Sergei Ejzenštejn, per l’occasione accompagnato dalla colonna sonora originale di Edmund Meisel, eseguita dalla Rundfunk-Sinfonieorchesters Berlin, al Friedrichstadt Palast.

Meritano particolare attenzione anche la sezione Panorama (che predilige i film d'autore) e  Retrospective, branca della manifestazione tradizionalmente dedicata a un importante regista o a un particolare tema della storia del cinema, quest’anno intitolata The red dream factory, in riferimento alla leggendaria casa cinematografica russo-tedesca Mezhrabpom-Film e la sua filiale Prometheus, attive tra il 1922 e il 1936. Più di quaranta i film in questo programma, tra muti (accompagnati da musica dal vivo) e sonori.

Tante le attese da una manifestazione, come quella tedesca, tradizionalmente impegnata nella valorizzazione delle nuove tendenze del cinema internazionale.














Mike Leigh, presidente della giuria
internazionale
 
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