drammaturgia.it
Home | Cinema | Teatro | Opera e concerti | Danza | Mostre | Varia | Televisioni | Libri | Riviste
Punto sul vivo | Segnal@zioni | Saggi | Profili-interviste | Link | Contatti
cerca in vai

Natale con chi vuoi

di Roberto Fedi
  "La vita è meravigliosa" (Frank Capra, 1946)
Data di pubblicazione su web 29/12/2003  
Secondo l'immodesto parere di chi scrive, peggio del Natale ci sono solo le trasmissioni televisive di Natale. Lo sappiamo: l'affermazione è grave, e susciterà lettere di protesta e prese di posizione durissime. Ma lo sapete, non riusciamo a fingere.

Prendiamo per esempio il Tg di venerdì 26 dicembre, Santo Stefano, su Italia Uno, ore 12.25 (Studio aperto). Già è un telegiornale da ridere anche nei giorni feriali. Ma un servizio sul freddo, con interviste a decine di persone prese a caso per strada a cui si chiede se è freddo, ancora ci mancava. "Scusi, è freddo?" "Eh sì" "E secondo lei è freddo?" "Mah, credevo peggio" "Dica, perché non si è messo la sciarpa?" "Beh perché mi sembrava meno freddo" "E secondo lei?" "Secondo me, l'anno scorso era più freddo" "Lei che dice?" "Che è più freddo quest'anno". Da Pulitzer.

Segue servizio, 'lanciato' dalla sorella della Parodi (che ha praticamente una rubrica fissa su Striscia la notizia), sul Natale dei Vip (testuale: e poi vipperia varia di serie C) e sui regali brutti e riciclati. Interviste volanti per strada: "Che le hanno regalato?" "Un paio di ciabatte" "E a lei?" "Un libro" "Beh mica è brutto" "Ma io non leggo". Questa sì che è una notizia.

Abbiamo preso così a caso un Tg minore, ma anche nei maggiori non si scherza. Per esempio con la rubrica "Natale nel mondo". Che almeno noi guardiamo sempre con grande attenzione perché un giorno o l'altro ci scommettiamo: li prendiamo in castagna. Siamo infatti arcisicuri che questi sì che sono servizi riciclati. Per esempio: secondo voi, c'è una differenza fra un filmatino con alberi di Natale e lustrini a (poniamo) New York, Parigi, Londra, Berlino e così via, di quest'anno o di due o tre anni fa? Alzi la mano chi distingue un albero addobbato del 2003 da uno del 1999. Abbiamo una radicata convinzione: che le famose rubriche 'Natale nel mondo' siano sempre le solite, di repertorio, come le scenette sulla pioggia e il vento e la neve e il sole prima delle rubriche del Meteo. O, se non sono le stesse, è come se lo fossero: e quindi televisivamente è lo stesso.

Oppure: parte un servizio sul fatto che per Natale in Sudamerica c'è caldo, anzi è praticamente estate. Inaudito. E chi l'avrebbe detto? Scorrono così sullo schermo belle fanciulle in bikini sulle spiagge dell'Argentina, magari vezzosamente addobbate con qualche cappellino da Santa Klaus. Non abbiamo ancora finito di stupirci che ritorna un servizio sulla neve sulle Alpi, con interviste a sciatori in vacanza. "C'è la neve?" (intorno, tutto bianco) "Sì". "Si diverte?" "Sì". Fine del servizio.

Di contorno, sulle varie reti, filmetti di Natale da sperare di dormire per un paio d'ore sul divano. Mentre protestiamo vivamente (non è uno scherzo) per la scomparsa dell'unico film degno di questo periodo, La vita è meravigliosa, di Frank Capra con James Stewart (1946), che ha allietato per anni i nostri Natali e che qualche intelligentone avrà considerato obsoleto (così si esprimono gli intelligentoni), ci viene il dubbio che la indecorosa programmazione di cinema in Tv per le feste (drammacci, filmacci in costume, vecchie ciabatte riciclate: queste sì) sia un gentile omaggio ai produttori dei film di Boldi-De Sica e simili, dove a frotte la 'gggente' entra per disperazione - e non solo: anche perché la televisione fa a questa robaccia, generosamente, da cassa di risonanza: ne abbiamo già parlato (Fare l'indiano).

E quindi non c'è speranza. Sorvoliamo per puro disgusto postprandiale sulle centinaia di programmi di cucina, vero esempio di pluralismo: non c'è infatti rete che non ne abbia cinque o sei. E sul loro necessario corollario, l'intervista all'esperto, medico o praticone che sia (in questi casi sembrano la stessa cosa), su cosa è meglio mangiare: eh certo, per Natale si esagera, ma dopo state attenti… Che è quello che diceva anche mia nonna, né medichessa né praticona.

Meno male che c'è un bel terremoto in Iran, lontano ma sempre buono: sennò, come farebbero questi qua per quattro giorni di feste fino al 28 dicembre? Mica si può fare vedere solo il Natale nel mondo, il Santo Stefano nel Mondo (che naturalmente non sanno neanche che roba è), il Sabato-dopo-Natale nel Mondo, e la Domenica-dopo-Natale nel Mondo? Anche i repertori di filmati standard hanno i loro limiti. Un consiglio. Spegnete la televisione per una settimana. Uscite di casa anche se è freddo ("ma forse era più freddo l'anno scorso…" "mah, a me sembra freddo…"). State con chi volete, che è meglio per tutti.


Studio aperto

cast cast & credits
 



 
Firenze University Press
tel. (+39) 055 2757700 - fax (+39) 055 2757712
Via Cittadella 7 - 50144 Firenze

web:  http://www.fupress.com
email:info@fupress.com
© Firenze University Press 2013