Gli attori possono essere patetici, comici o drammatici, ma mai ridicoli. I veri attori. Imbarazzante è il caso dellonorevole Barbareschi Luca che abbiamo visto lavorare decorosamente in televisione e al teatro, spesso drammatico, patetico o comico. Adesso è andato oltre, raggiungendo anche il ridicolo. Ora di qua ora di là. Si dice, dicono, lo dice il presidente della Camera, che i motivi del via-vai siano concrete promesse e sicure ricompense. Non ci crediamo. Un attore – lo insegna Diderot – è capace di estraniarsi dal ruolo, è doppio per statuto professionale, è se stesso e un altro, persona e personaggio. Vero e falso. In cerca dAutore. Gli auguriamo davvero di trovarlo questo Autore e di esserne allaltezza. In quella bizzarra accademia “Fregoli” che è il nostro Parlamento non è, per la verità, né il solo né il primo. Molti sono inadeguati alla parte che devono recitare essendo stati eletti senza sottoporsi al vaglio (ai «provini») delle preferenze elettorali, secondo una legge approvata da destra e da sinistra. Uno studioso saggio come Zagrebelsky ha detto con chiarezza che la nostra democrazia è ormai diventata, di fatto, unoligarchia. Precisiamo: unoligarchia ridicola.
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