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Meno male che c'è il sole

di Roberto Fedi
  Carlo Conti
Data di pubblicazione su web 10/06/2003  
Tutti lì a chiedersi, nei giorni scorsi, come è potuto succedere che Mediaset, nel cosiddetto 'prime time', abbia superato ormai la Rai. Ne sono seguite divertenti spiegazioni - ovviamente un po' sospette - relative al servizio pubblico e agli obblighi che ne derivano, e che qualche volta impongono la ricerca della qualità piuttosto che della quantità, e così via. Perché si sa com'è: chi fa Tv di qualità, chi fa servizio pubblico, non può sempre rincorrere gli ascolti come invece, liberi da questi vincoli, i privati fanno senza pensarci troppo su. Beati loro.

Invece di fare tante storie e elaborarci tanto su, sarebbe bastato, per rispondere senza incertezze sui problemi del servizio pubblico, guardarsi Baciami Versilia, su Rai Uno sabato 7 giugno, prima serata. Uno spottone pubblicitario (servizio pubblico anche questo?) a favore della nota zona balneare, presentato da Carlo Conti: come dire il presentatore più abbronzato del mondo - e anche questo non sarà granché, ma bisogna pur essere primi in qualcosa.

Si era a Viareggio, dove costruiscono i carri allegorici: quelli, lo sanno tutti, che poi sfilano a Carnevale con sopra le faccione di politici, personaggi pubblici e varia umanità. A dire la verità il posto era adatto, perché mai - crediamo - si son viste tante mascherate in uno spettacolo solo: peccato che fosse quasi estate, un caldo bestiale, e che a questa seratina deprimente la Rai affidasse le sorti di un sabato che anche sulle altre Reti offriva poco, ma che insomma era pur sempre un sabato sera della Rai. Servizio pubblico.
 
C'erano strani individui imbarazzanti e non di rado imbarazzati che venivano, nell'incredulità generale, presentati come comici. C'era un balletto, presentato come tale. C'erano testi da far venire i brividi anche con quel caldo. Potevano mancare i bambini? c'erano anche quelli, perché come sempre nelle trasmissioni di questi tempi, quando si arriva alla disperazione e il pubblico (pur benevolo: la gente si accontenta) comincia a sbadigliare e non ride neanche a fargli il solletico, si tirano dentro i pargoletti. Che fanno tanta tenerezza eccetera eccetera, soprattutto quando vengono dal Sud America, sono poveri, sono stati presi da un buon frate nelle favelas, e cantano con i Pooh, che tanto bambini non sono. Una cantatina e via, ed ecco il comico (?) napoletano che cerca di far ridere imitando un gay e una moglie idiota al mare. E i bambini? Vattelappesca.

Raramente, a dirla tutta, ci era capitato di vedere una raccolta così tristanzuola di comici, una serie di cantanti così povera, un'accolita così sbrindellata di gente di spettacolo. A un certo punto, assopiti, ci siamo scossi di soprassalto con l'angoscia di essere andati indietro nel tempo. Un attimo di panico e di straniamento. C'era Edoardo Vianello che cantava I Watussi come quando eravamo bambini ("nel continente nero, parapunzipunzipà"). Invece era proprio lì, il 7 giugno 2003, e ha cantato anche Guarda come dondolo, un classico del Novecento. E poi dicono che la Rai non fa cultura.
 
I siparietti dei comici facevano rimpiangere i Watussi. Battute da tirare un cazzotto alla televisione. Conti, a cui solo l'abbronzatura lampadata crediamo che nascondesse il rossore, ha dovuto un paio di volte anche spiegare qualche battuta, e non è che dopo si ridesse di più. Appare Sconsolata, donnona napoletana che è divenuta famosa (?) a Zelig: spettacolo, tra parentesi, che rappresenta secondo noi il fenomeno della stagione televisiva. Non per i meriti che tutti gli hanno riconosciuto, premiandolo con Gatti e ascolti, ma perché per un programma comico avere milioni di spettatori e non far ridere nessuno ammetterete che è geniale. Il donnone infatti, giustamente, non fa ridere, se non altro per coerenza. Finge di avere problemi con l'audio: "Se lo sente signora?", dice in dialetto rivolta a una del pubblico. "Sì? beata lei". Ammetterete che è una celebrità meritata.

Certo che, se la Rai perde, non è che la Versilia ci guadagni. Meno male che c'è il sole. A un certo punto appare Enrico Montesano, a cui Conti dà anche un premiuccio non si sa perché (forse solo per essere venuto lì). Non farà mica le imitazioni? uno pensa, speranzoso. Le ha fatte. Vabbè, ma le barzellette vedrai che non le racconta. Le ha raccontate (vecchie). A noi, in tutta onestà, ha fatto venir voglia di andare sulla riviera Adriatica. Se c'è a Viareggio, come ci sarà di certo, un assessorato al Turismo, dovrebbe chiedere i danni. A tutti.



Baciami Versilia

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