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Il canto e le voglie di due viaggiatori senza tempo

di Giovanni Pirari
  Don Chisciotte
Data di pubblicazione su web 05/11/2010  

Su una scena spoglia, davanti a una struttura di neon, due uomini spaesati si muovono su e giù, cercando di capire chi sono e cosa sono chiamati a fare. Uno è lungo e magro, l’altro più basso e pienotto, con delle seggiole pieghevoli a tracolla e due borse frigo in mano, entrambi in pigiama nero e pantofole.

Così Antonio Latella ci presenta l’hidalgo della Mancha (Massimo Bellini) e Sancio Panza (Stefano Laguni) nel suo Don Chisciotte, andato in scena alla Volksbühne di Berlino nell’ambito del VI Italienischer Theaterherbst.

 



Lo spettacolo cambia ad ogni replica: gli attori sono liberi d’improvvisare e dilatare a braccio la drammaturgia di Federico Bellini, tanto che i sopratitoli in tedesco, non potendo prevedere in traduzione molti dei dialoghi, spesso presentavano la sola indicazione dei temi intorno a cui Bellini e Laguni hanno scatenato l’immaginazione.

Cervantes ha saputo inquadrare in Don Chisciotte e Sancio Panza una figura archetipica, Latella ed i suoi hanno inventato un modo singolare di attualizzarla, facendo dell’impavido sognatore e del suo amico realista due viaggiatori del mistero della vita, senza provenienza né direzione, alla ricerca di una Dulcinea che non appare mai. Il visionario della Mancha è un erotomane sfrenato, Sancio il suo principio di realtà e buon costume, che richiama continuamente l’amico alla decenza e si scusa con il pubblico per gli eccessi del cavaliere.

L’immaginazione erotica di Massimo Bellini sa offrirci momenti di succosa improvvisazione, quando dà sfogo in giro per il palco alle brame di Don Chisciotte. La volgarità delle iperboli improvvisate però, non è tale da offendere il gusto. Anzi, nella considerazione d’insieme dell’opera, esse, gridate così a squarciagola, diventano espressione della fragilità di una presenza umana, che ignorando l’origine e le ragioni del proprio viaggio, possiede la sola certezza di un bisogno d’amore e sesso. E le colorite forme che Bellini inventa per urlare questa voglia, non sono di una volgarità che indigna, ma piuttosto suscitano tenerezza e, dietro la spontanea reazione di riso, una lieve compassione. Gli sfoghi erotomaniaci di questo Don Chisciotte sono momenti di una nudità piena di sofferenza, esplicitata dal denudamento di fatto dell’attore, che si sveste completamente in scena, ed esprime così la sua condizione esistenziale: «Sono qui, impiegato di un capo defunto, con la mia missione sigillata nel suo cervello, il quale non dirà più niente, fino a quando non apriranno la cassaforte dell’eternità, di cui i sapienti del mondo stanno cercando la combinazione da questo lato della morte».

 



La nudità di Don Chisciotte è la nudità della solitudine, della mancanza di senso, ma anche quella della follia. Quando Bellini e Laguni per ristorarsi siedono a sfogliare degli splendidi libri animati, gli scambi tra i due personaggi rievocano i contorni di un test psicometrico a macchie d’inchiostro: il cavaliere non vede che gioie erotiche nelle innocenti costruzioni di carta colorata, mentre il suo scudiero ne diagnostica le esuberanze secondo prefabbricate categorie psicanalitiche. Queste sono le tracce di una riflessione più ampia di Latella sulla relazione tra malattia e letteratura, che accomuna il Don Chisciotte ad altri lavori del regista, quali Le metamorfosi e altri racconti da Kafka, [H] L_Dopa da Risvegli di Oliver Sacks e Selvaggiamente le parole lussureggiano nella mia testa. Un trittico, basato sui testi di Josep Winkler.

 

In questa rivisitazione del capolavoro cervantino, la fantasia degli attori è bene ordinata intorno ad un’espressiva scelta musicale ed al sapiente disegno luci di Giorgio Cervesi Ripa. Lo spettacolo risulta a volte appesantito da azioni prolungate, ma i molti momenti di poesia e di semplice bellezza, insieme alla densità filosofica della drammaturgia, ne fanno un allestimento incisivo, che impegna la riflessione dello spettatore ben oltre le due ore di durata.

 

 

 

 

Don Chisciotte
cast cast & credits
 






 
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