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Ricordo di Nicola Arigliano

di Michele Manzotti
  Nicola Arigliano
Data di pubblicazione su web 01/04/2010  
Per il grande pubblico televisivo era il volto che pubblicizzava un digestivo «che si poteva prendere anche in tram». Ma per il mondo della musica era colui che aveva sposato jazz e canzone d’autore caratterizzando l’interpretazione con una voce rimasta intatta fino agli ultimi anni di vita. Nicola Arigliano si è spento la scorsa notte in una casa di riposo a Calimera, in Puglia. Aveva 86 anni e un malore nel 2008 lo aveva costretto a lasciare la sua abitazione di Magliano Sabina per trasferirsi vicino a Squinzano, suo paese natale in provincia di Lecce.

La carriera di Arigliano inizia molto presto, ma è alla fine degli anni ’50 che arriva il grande successo. Nel 1956 presenta i suoi primi di dischi a 78 giri per la Rca (tra cui A tazza 'e caffe'/Zitto zitto zitto, Spatella 'argento/Scetate), poi escono gli extended play Festival del jazz Sanremo 1959 (tra cui Un giorno ti dirò e I sing ammore dove è accompagnato da Franco Cerri alla chitarra). Con il passaggio al 45 giri Arigliano ottiene un grandissimo successo con Simpatica brano di Garinei, Giovannini e Kramer. Partecipa all'edizione 1958-59 di Canzonissima, al Cantatutto, a Sentimentale, programma condotto da Lelio Luttazzi (ospite fisso con Mina) e a vari festival jazz, mettendosi in luce con il suo stile da crooner. Nella prima metà degli '60 ottiene un grande successo per brani come, Amorevole, My wonderful bambina ma anche con le sue particolari interpretazioni di My Funny Valentine e Arrivederci (di Umberto Bindi) entrate a far parte dei classici da night. Nel 1964 partecipa al Festival di Sanremo con 20 chilometri al giorno, brano che non andò in finale ma che è rimasto stabilmente nel suo repertorio.

Alla fine degli anni ’60 decide di ritirarsi in campagna, prima in provincia di Piacenza poi a Magliano Sabina. I soldi guadagnati con la pubblicità gli permettono di dire no a progetti artistici che non lo convincono, anche se partecipa di volta in volta a trasmissioni televisive come “Non stop” nel 1977. Poi la svolta negli anni ’90 con la pubblicazione dell’album I sing ancora- Live in Matera pubblicato dall’Onyx Jazz Club di quella città. È l’inizio di una  nuova carriera, con la pubblicazione di vari album e di una biografia, fatta di tanti concerti insieme a Giampaolo Ascolese (batteria), Antonello Vannucchi (pianoforte) ed Elio Tatti (contrabbasso) con la vittoria al Premio Tenco e al Premio Ciampi. Sale nuovamente sul palco di Sanremo: nel 2003 come ospite e nel 2005 come concorrente e vincitore del premio della critica con Colpevole. E’ l’ultima apparizione in tv, ma fino a quando ha potuto non ha rinunciato a cantare, come lo scorso anno quando è stato festeggiato dai cittadini di Squinzano.

 





 
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