Lo spettacolo Ristorante Immortale, della compagnia Flöz Production, vincitore al Festival di Edimburgo dell'edizione 2002, ha registrato al Teatro di Rifredi di Firenze il tutto esaurito. Al termine della rappresentazione, piacevolmente "imbarazzato" dal caloroso e prolungato applauso del pubblico entusiasta, il capocomico ha balbettato: «speriamo di tornare presto… grazie».
Una luce 'psicologica', che cambia in rapporto alle variazioni umorali dei personaggi, illumina la sala da pranzo di un ristorante vuoto. Cinque 'maschere' grottesche, il personale, sono impegnate quotidianamente in una messa in scena inutile: portano le sedie; puliscono e ripuliscono il pavimento, le tovaglie, le posate; sistemano i loro vestiti preparandosi a ricevere una clientela fantasma. Nessuno è mai entrato – e nessuno entrerà mai – dalla porta principale che, incorniciata da drappi di velluto rosso, si perde sullo sfondo del palcoscenico con desolante sfarzo. La routine delle loro azioni, 'claustrate' dentro uno spazio assurdo che ricorda a tratti le atmosfere dei drammi di Beckett, è continuamente spezzata da una potente magia: una forza che trasfigura il reale e che ogni personaggio libera per sfuggire allautomatismo mortifero del suo ruolo, della sua parte.
Il gioco produce in scena una girandola colorata fatta di lazzi clowneschi e capriole, inversioni di parti e sdoppiamenti, complicate performances e giochi di prestigio, che risolvono tutti gli accenti gravi della partitura drammatica in un dettato comico di grande effetto.
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Ristorante immortale o della precarietà dell'esistenza
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Ristorante Immortale ha inaugurato a Firenze la rassegna teatrale Vedere linvisibile, organizzata dalla Fondazione Toscana Spettacolo ed articolata in un ciclo di sei spettacoli distribuiti tra il Teatro di Rifredi e il Cantiere Florida
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