drammaturgia.it
Home | Cinema | Teatro | Opera e concerti | Danza | Mostre | Varia | Televisioni | Libri | Riviste
Punto sul vivo | Segnal@zioni | Saggi | Profili-interviste | Link | Contatti
cerca in vai

Divorzio all'italiana

di Roberto Fedi
  .
Data di pubblicazione su web 07/05/2009  

Ammettiamo che un marziano (stiamo citando Ennio Flaiano, naturalmente) arrivi a Roma, o altro borgo di questo Grande Paese. Ha letto sul giornale che stiamo maluccio: PIL in picchiata (il marziano non sa cos’è il PIL, ma se lo fa spiegare), disoccupazione in su parecchio, terremoto appena un mese fa e quasi dimenticato, almeno dai giornali. Insomma, si rende conto che il Bel Paese non è poi così bello. 

Poi accende la televisione, martedì 5 maggio. Non c’è la rievocazione della morte di Napoleone, come magari si aspettava avendo letto a scuola (i marziani non sono mica ignoranti come noi) la celebre ode di Manzoni; bensì uno show del premier del Bel Paese. E che fa costui?

È lì da Vespa a Porta a porta, che lo guarda pensoso come se parlasse del crollo di Wall Street. Invece,  come il marziano capisce dopo un po’, sta parlando del crollo del suo matrimonio. Cavolo, pensa Kunt (è il nome del marziano), si vede che in Italia si usa così. Noi, su Marte, siamo più riservati.

Invece per un’ora e mezzo in Tv, Rai Uno, si parla – anzi, uno solo parla – dei cavoli suoi. Che saranno anche privati, ma diventano pubblici grazie non solo ai Tiggì, che ci sono andati a nozze (salvo il Tg5, per ovvie ragioni), ma a una trasmissione nazionale che dovrebbe occuparsi di casi nazionali, si direbbe. Oggi 6 maggio, infatti, in prima serata si occuperà del terremoto dell’Aquila a un mese dal giorno della tragedia. Pensate un po’ che salto.

C’è di più. Le ormai celebri (e tristi, pensa il marziano) foto del premier a Casoria, luogo che nessun fan di Totò può sentir nominare senza sbellicarsi, con la fanciulla che lo chiama ‘papi’ e altri personaggi sbalorditivamente sconvolgenti, sono state rese pubbliche dal Tiggì di Italia Uno, zona Mediaset.

Ora, il marziano e anche noi che ogni tanto un’occhiata alla televisione gliela diamo, facciamo una riflessione. Che è questa: ci rifiutiamo di schierarci da una parte o dall’altra, come stanno facendo i giornalisti sui giornali, nel drammone italico e mediatico Silvio versus Veronica. Non perché siamo per natura imparziali (infatti non lo siamo mai), ma perché la questioncella non ci occupa nemmeno un nanosecondo delle nostre riflessioni quotidiane.

Ma non possiamo non osservare che, fra le tante anomalie del Paese Televisivo, c’è anche questa. E che cioè qui i palinsesti anche delle reti pubbliche sono ormai da tempo un po’ come le riviste di gossip: chi più ne ha più ne mette. Non solo il ‘velinismo’ ce lo troviamo tra i piedi tutti i giorni, ma ce lo sentiamo anche sbolognare come se fosse un affare di stato. Al marziano e al sottoscritto di sapere la verità (presunta) sul caso di Casoria, se ci passate il calembour, non ci pare un gran momento di televisione. E chi casoria se ne frega. Così come fare campagna elettorale sui propri affari di famiglia: non per altro, per buon gusto.

Sarebbe stato meglio, suggerisce il marziano sbalordito prima di scappare con la sua astronave verso mondi migliori, che il premier ci avesse spiegato, con parole semplici, per esempio come mai il PIL è andato a meno 4,5 per cento.

Così, tra un brindisi velinaro e l’altro, e magari anche in collegamento da Casoria. 




 
Firenze University Press
tel. (+39) 055 2757700 - fax (+39) 055 2757712
Via Cittadella 7 - 50144 Firenze

web:  http://www.fupress.com
email:info@fupress.com
© Firenze University Press 2013