Non ne avevamo parlato, nellarticolo immediatamente precedente a questo, perché a certe indecenze si può opporre soltanto il silenzio. Ma alcuni ci hanno sollecitato: e allora, brevemente, diciamo il nostro pensiero.
Ci si riferisce, lavrete capito, alla puntata di Annozero in onda giovedì scorso, dedicata al terremoto. Che è stata, senza usare eufemismi, indecorosa: per la professione del giornalista (ma questo Ordine così inutile non ha niente da dire?), per chi era in studio (ma perché ci vanno?), per chi ascoltava (ma perché non spengono la Tv?) e in genere per chi abbia un minimo senso della dignità.
Spacciare per inchieste giornalistiche poche interviste fatte male e prese a caldo a gente esasperata e terrorizzata, e da queste ricavare lidea che tutto va male per colpa (ci mancherebbe) del Governo, dei Vigili del Fuoco, della Protezione civile, dei volontari e di chi più ne ha più ne metta, è – statisticamente – come dire che, se cè un presunto corrotto fra i giornalisti, tutti i giornalisti sono corrotti, e se una donna è sospetta tutte le donne sono puttane. Una follia, per non dire altro. I sindacati dei Vigili del Fuoco hanno già protestato fortemente. Meno male. Lopposizione si è comportata bene. Di Pietro ovviamente sta già iniziando a specularci, ma questo è rozzamente il suo mestiere (lex magistrato De Magistris, presente in studio, è già in lista per le europee alla corte dipietresca: come volevasi dimostrare).
Santoro (da noi scritto di solito come SantOro, per i soldi che si becca dalla Rai), il cui senso di onnipotenza ormai va ben oltre il delirio, ritiene di essere un martire della libertà: quando anni fa ci furono dei problemi su di lui, aprì la sua trasmissione cantando Bella ciao, offendendo così i veri martiri della Libertà – curioso che associazioni partigiane ancora esistenti in questo paese, e la cui unica funzione sembra essere quella di andare col fazzoletto rosso in giro per il 25 aprile, non avessero avuto nulla da ridire.
È stata una trasmissione indecente, che ha speculato su una tragedia. Quelli che vanno nelle case aperte dal sisma a rubare si chiamano sciacalli. E questi?
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