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New entry (e old exit)

di Roberto Fedi
  Karol Racz
Data di pubblicazione su web 28/03/2009  

Uno non fa a tempo a tornare al paesello dopo un periodo all’estero, e scopre almeno due cose, televisivamente parlando. La prima è che il Vespone, come sempre attento al sociale (è uno scherzo, se aveste qualche dubbio), si è accaparrato in studio il rumeno Racz. Chi etra costui? Era, anzi è, il poveretto accusato dello stupro della Caffarella, ormai tristemente celebre, e fortunatamente liberato dopo  che la prova del DNA e altre testimonianze l’hanno scagionato in toto (fra l’altro, per fortuna, sono stati presi i veri colpevoli). Il quale, mostrato come una specie di bestia rara, ha raccontato qualcosa di sé, ha pianto, e tutto il repertorio. Non l’abbiamo visto – per fortuna – ma ne abbiamo letto sui giornali: nei quali, o almeno in uno, si vede il poveretto che piange reclinato sul bracciolo della poltrona vespesca, e con una manona pietosa che lo consola. Di Vespa? non è chiaro perché la foto era tagliata. Ma,  nel caso, ormai evidentemente siamo all’imposizione delle mani. Taumaturgico.

La seconda è che Mediaset ha ‘fatto fuori’ Mike. No! Se non l’avessimo letto non ci avremmo creduto. Come, lui proprio lui? Ebbene sì. Si vede che a Mediaset sono in fregola di cambiamenti. Hanno eliminato nell’ordine il maestro Pregadio, poi Mentana (che veramente s’è dimesso, ma le cui dimissioni sono state prese come un dono del cielo, e accolte con la rapidità del fulmine), e ora Mike. Si sono però tenuti la Perego (la Fattoria, ia ia ò), il sor Papi, Jerrone Scottone, la Venier, Fede, la De Filippi,  e altri sfusi. Scelte editoriali, si dirà.

A noi, invece, sembrano scelte sbagliate. Che diventano insopportabili quando la scusa è l’età. Di Pregadio abbiamo già detto a suo tempo (Viva Pregadio), di Mentana non abbiamo detto ma in quel caso non è contata l’età ma sicuramente il digiuno (di consensi al Capo, vogliamo dire), di Mike l’unica cosa che si può dire è che si tratta di una scelta scellerata. Vabbè che ha, ci pare, 85 anni: ma in un paese in cui la gerontocrazia sembra essere diventata la regola come in una ‘democrazia’ sovietica,  che debbano pagare il pedaggio solo Mike e Pregadio ci sembra eccessivo. Perché, scusate, il Presidente del Consiglio (anni 73) è giovane? E il Presidente della Repubblica (anni 84)?  E il neo Presidente della commissione di Vigilanza Rai Sergio Zavoli (anni 86) è di primo pelo? E anche Garimberti, futuro presidente dalla Rai, mica è un giovanottino (66 anni). Eppure, si direbbe, hanno compiti un po’ più importanti di Mike. È che questi qui non hanno alcun senso della storia, alcuna idea di quello che uno è stato, e forse anche nessun rispetto. Peggio per loro. Se Mike, come Fiorello, va a Sky, con uno sforzo metteremo il padellone sul tetto e ce li vediamo lì.  

Ora, si dirà, che c’entra il povero rumeno da Vespa con il resto? C’entra, perché forse ancora confuso costui ha detto (lo abbiamo letto sui giornali) che vorrebbe restare in Italia e magari fare un reality. La cosa, di per sé, può essere il sintomo di una mente un po’ sballata, ma se ci pensate bene tutti quelli che non sanno cosa fare nella vita, innocenti o colpevoli che siano,  vanno prima o poi a finire in quei calderoni immondi – il povero Racz è scusabile solo perché disperato, evidentemente – e ci stanno come topi nel cacio.

Al contrario, quelli che sanno fare qualcosa dalla Tv vengono buttati fuori. Bella storia, ragazzi. Complimenti al Manovratore.

 








 
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