Chiediamo scusa ai fratelli Coen, geniali, per la citazione (modificata) del titolo. Ma quando abbiamo letto che il Piroso, de La7, ha detto in una conferenza stampa che il programma di Vespa, che ricomincia (accidenti allautunno!), è un programma vecchio come il suo conduttore, e per un pubblico vecchio, il riferimento ai fratelli Coen e allo scrittore McCarthy è stato spontaneo. Poi, naturalmente, il Piroso di fronte alla risposta stizzita di Vespa ha chiesto scusa dicendo che era stato male interpretato, eccetera eccetera. Ha anche detto che si cospargeva il capo di cenere. Esagerato.
Stucchevoli tutte due. Ora ricomincia anche Gad Lerner (La7). Ballarò è belle ricominciato, e ne abbiamo parlato. Annozero sta per ricominciare. Mamma mia. Lanno prossimo abbiamo già deciso di spostare le vacanze in settembre, se non altro per non rivedere questi chiacchieroni.
Ora, per quanto stucchevole, Piroso ha un po ragione. Non tanto sul fatto che Vespa ha 64 anni (ci pare): Lippi, per la seconda volta allenatore della Nazionale, quando sarà in Sudafrica per i prossimi campionati del mondo ne avrà, ci sembra, più o meno 63: eppure magari vince, chi lo sa. McCain ne ha 72, e si presenta alle elezioni in Usa con qualche chance, anzi più duna. E i vari politicanti nostrani sono per caso dei giovanottini? Via. Il più giovane tra un po ha la tessera argento per gli sconti al cinema e sui tram (se andassero sui tram: aerei di stato, ci mancherebbe).
Ha un po ragione, dicevamo, perché il ‘sistema Vespa è da televisione monocanale, come negli anni Cinquanta (il secondo canale iniziò nel 1961). Lento, con tanti ospiti, verboso, il suo programma dà unidea lumachevole (è un neologismo: lenta come una lumaca, insomma) della realtà. Da anni è sempre uguale a se stesso: sospettiamo che anche le poltrone siano sempre le stesse, si presume anche un po sfondate. Curioso che la musica che lo apre sia tratta da Via col vento, che comè noto terminava con la frase di Rossella ‘domani è un altro giorno: col cavolo. Per Vespa, domani è uguale a ieri, che era uguale a ieri laltro, e così via.
Ciò detto, non che Piroso sia duna effervescenza strepitosa. È uno di quei giornalisti Tv che non si sa definire in altro modo che ‘bravini. Mai uno stacco dala. Mai un colpo sotto la cintura. Mai una domanda di quelle che mandano in bestia lintervistato. Ma si prende molto sul serio. A noi sembra uno che, mentre fa la trasmissione, pensa ‘ragazzi, non mi meritate. Non che labbiamo seguito tutte le volte, ma in quelle che abbiamo visto era così. E quindi, non si direbbe che anche lì ci sia da scialare. Lo scrivemmo anche, a suo tempo (Niente Di Provera, per favore).
Un consiglio a tutti questi qua, che ci annoieranno le serate dellautunno-inverno. Laltro giorno, in America, la Palin, candidata vice di McCain e attenta a darsi unaria da dura, anzi da durissima, è stata intervistata per la rete ABC da un giornalista americano, Charles Gibson, che in genere è considerato un buono nel panorama degli intervistatori Tv in America. Senza strafare, lha fatta secca con domande che qui farebbero venire gli incubi a qualsiasi giornalista televisivo, e scatenerebbero telefonate notturne di onorevoli, ministri, Presidenti, vescovi e quantaltro. E quando quella cercava di svicolare perché non era sicura di quello che rispondeva, il Gibson, cortese ma fermo come un paletto, la riportava lì. Una lezione.
Si guardino il video, per esempio sul sito del Corriere della Sera. Altro che Pirosi e Vespi. Meditate, gente, meditate.
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