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Asia, Roma 23 luglio 2007

di Michele Manzotti
  Asia
Data di pubblicazione su web 05/09/2007  


Negli anni '70 si collezionavano i loro vinili. Si discuteva con gli amici perché un gruppo rock era considerato più valido dell'altro. Erano veri e propri miti, perché arrivavano in Italia con il contagocce (per tanti motivi, compreso quello della contestazione) e potevano essere visti comodi sullo schermo cinematografico. I nomi? King Crimson, Yes, Emerson, Lake & Palmer. Oggi i componenti di quelle formazioni viaggiano verso i sessant'anni, sono sempre rockstar negli atteggiamenti, ma ormai sono molto più visibili nel nostro paese e in qualche modo raggiungibili. Non abbiamo citato a caso i tre gruppi perché Steve Howe (chitarrista Yes), John Wetton (cantante e bassista dei King Crimson) e Carl Palmer (batterista degli EL&P) nel 1982 fondarono insieme al tastierista Geoff Downes un supergruppo chiamato Asia. 25 anni dopo ecco che l'avventura ricomincia per accontentare vecchi fans e appassionati del rock classico. «Organizzare un tour per festeggiare i 25 anni della band ci è sembrata l'idea migliore - spiega Carl Palmer - e abbiamo avuto conferma che le prime 19 date del tour americano erano andate esaurite in tempi brevissimi ci ha fatto capire quanto ancora gli Asia e la loro musica fossero ricordati». L'appuntamento con l'Italia ha compreso tre date: Asti, Napoli e quella di cui parliamo in questa sede, ovvero Roma.


Carl Palmer
Gli Asia in concerto
(foto di Marcello Gormaz)



Ovviamente l'età media del pubblico, 500 persone circa allo Stadio della Pallacorda al Foro Italico, si aggirava intorno ai 45/50 anni con qualche eccezione per coloro che erano cresciuti ascoltando i dischi dei genitori. Dischi che avevano un marchio ben preciso, quello del progressive, genere  complesso e in debito d'ossigeno alla fine degli anni '70 quando il punk, senza alcun timore reverenziale, stava ad esso rubando la scena per la sua immediatezza. Anche per questo nacque il progetto Asia. «Penso che il primo disco del gruppo - prosegue Palmer - sia un perfetto esempio di come far convivere gli slanci progressive con l'immediatezza del rock e del pop: c'è Heat of the Moment, ma anche Time & Again, due tra i brani che riproporremo durante questo tour insieme a tutti i successi tratti di primi due album della band con l'aggiunta di alcune canzoni prese in prestito dalle nostre rispettive formazioni come Yes, King Crimson, EL&P e Buggles». Già, non avevamo citato quest'ultima formazione che non fa certo parte della famiglia progressive, ma che nel 1984 portò in classifica una canzoncina dal titolo profetico Video Killed the Radio Star caratterizzando la vocazione commerciale del video musicale. Nei Buggles militò Downes, il cui duo con Wetton può essere considerato il vero artefice dell'avventura Asia. Molti dei brani infatti sono firmati dai due musicisti con Wetton che assume un ruolo da frontman piuttosto che da gregario di Robert Fripp.


Carl Palmer (foto di
Il batterista Carl Palmer
(foto di Mary Ann Burns)



Nel concerto, come promesso da Palmer, ci sono i successi del gruppo dall'iniziale Sole Survivor a The Smile Has Left Your Eyes, The Heat Goes On fino ai festeggiatissimi bis Don't Cry e la già citata Heat of The Moment con il pubblico in piedi sotto il palco. Ma era qualcosa di diverso da un semplice concerto degli Asia e ce lo fa ricordare innanzitutto Steve Howe che come nel vecchio film Yessongs si produce in un brano solista di chitarra acustica. Poi ci pensa Carl Palmer a ricordare la vocazione classica degli EL&P con una versione della Fanfare for a Common Man di Aaron Copland e con un assolo che dimostra la sua splendida forma. Ma ci mettiamo a riflettere quando viene proposta In The Court of The Crimson King, simbolo di un gruppo divenuto poi sperimentale, seguita dopo poco da Video Killed The Radio Star. Due visioni della musica popolare in piena dicotomia costrette a convivere sullo stesso palco. A nessuno, musicisti e pubblico, è dispiaciuto più di tanto. Il passato fa da collante, meglio farsene una ragione.






Il concerto romano degli Asia



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