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Siniteparvulos

di Roberto Fedi
  Copertina Anno Zero
Data di pubblicazione su web 02/06/2007  

Bando alla discrezione. È con una certa tristezza che commentiamo la puntata di ieri sera, 31 maggio, di Annozero (Rete Due, prima serata). Che, l’abbiamo già detto, a noi piace né tanto né poco: è una trasmissione, più che altro, tautologica. Si rivolge ai fans di Santoro. È di solito un po’ scontata: si sa già in partenza quali sono gli schieramenti e, quasi sempre, fra una litigata e l’altra tutti rimangono delle stesse idee e sulle stesse posizioni. Non apporta, di solito, nulla di nuovo a quello che già si sapeva: o così almeno ci pare. Se ci sbagliamo, pardon.

Ma ieri sera era un po’ diverso. Se ne parlava da almeno una settimana. La Rai aveva acquistato il filmato della BBC inglese sui preti pedofili. Apriti cielo. Il Vaticano lanciava fulmini & saette, ligio al principio per cui certe cose, se si fanno, è bene che stiano sepolte nei confessionali o forse neanche in quelli. Tanto che sembrava che il filmato pur di proprietà della Rai non dovesse andare in onda.

Alla fine, per fortuna, è stato trasmesso. In studio don Di Noto e mons. Fisichella, rettore della Pontificia Università Lateranense, oltre al giornalista inglese. Polemiche sopite e piuttosto soft, con il Santoro visibilmente con freno a mano tirato – chissà perché. Quando si tratta del Vaticano, anche questo Catone il Censore del giovedì si trattiene. Al punto che, sul finire, molto sollevato ha ringraziato tutti per la civiltà dimostrata ecc. ecc. Cosa a cui, evidentemente, non è abituato nella sua trasmissione. Perché allora scriviamo, come si è detto in apertura, con un certa tristezza? Per le ragioni seguenti: 1. Perché in quella trasmissione non c’era proprio nulla di nuovo. Il filmato della BBC è di un anno fa. Da tempo girava su Internet: noi, per esempio, l’avevamo scaricato da mesi. Capirai che novità. 2. Perché come se camminassero sulle uova tutti hanno detto che naturalmente non bisogna generalizzare eccetera eccetera (commento nostro: ci mancherebbe solo che tutti i preti fossero così!), e nessuno ha insistito sui silenzi delle gerarchie vaticane. 3. Perché mons. Fisichella, senza alcuna smentita, ha poi detto questo, a commento (citiamo dal resoconto dei giornali): «Dobbiamo chiederci  come mai un filmato come questo va in onda ad un anno di distanza da quando era stato prodotto. Direi quindi che bisogna in ogni caso, pur mostrando la libertà di questo, anche evidenziare che certamente qualche tratto strumentale ci doveva essere».

Ora, se potessimo obiettare al Fisichella, diremmo che: a) Il ritardo della messa in onda rientra nelle debolezze filovaticanesche della Rai, ed è semmai un demerito dell’Ente di Stato, che infatti voleva censurare il testo dell’Ente di Stato inglese: avrebbe dovuto acquisirlo prima; b) La storia dei complotti ormai è insopportabile (quella per cui ‘c’è sempre qualcosa dietro’ e ‘ma il problema è un altro’). Non si vede cosa ci possa essere di «strumentale» dietro una notizia, documentata, di quel genere.

Ma la ragione per cui siamo veramente, più che tristi, fortemente arrabbiati è un’altra, la numero 4. Ed è questa: fra mezze parole, discrezioni, sussurri, accuse fatte chiedendo scusa, attenzione a non calpestare quello e quell’altro, diplomazia vaticana e Raiesca, di tutto s’è parlato fuorché di quei bambini, cioè della loro storia straziante. Come per il caso nebuloso di Rignano, sono sembrati solo pretesti.

Questo, onestamente, ci fa schifo.





















 
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