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Letture divine

di Laura Bevione
  Domande a Dio
Data di pubblicazione su web 15/09/2003  
L'arsenale militare occupava un'ampia superficie della parte più antica di Torino: oggi quello stesso luogo è divenuto simbolo di accoglienza e di convivenza, benché tutt'altro che semplice, di varie diversità. L'anno passato, poi, è stato suggestivamente restaurato un altro spazio originariamente parte di quel complesso: il cortile del maglio, con il grosso strumento metallurgico che ancora campeggia al centro di quella che ora è stata momentaneamente trasformata in sala teatrale. Una pedana centrale e attorno il pubblico, cui ogni sera sono offerte letture e riflessioni da parte di attori e uomini di cultura ogni giorno diversi.

Il tema unificante le serate – in tutto nove – è un'indagine finalizzata a comporre una sorta di mosaico delle differenti modalità di espressione della religiosità. I libri della Bibbia – Genesi, Cantico dei Cantici, Qohélet e Giona – e il Corano, ma anche il bisogno di pregare insistente in un ateo come Michele Serra e la preminenza della tradizione cattolica nella Malo di Luigi Meneghello. Nessuna volontà di esaurire temi tanto complessi ma, come recita il titolo scelto per questo progetto, il tentativo di formulare con la maggiore chiarezza possibile domande fondamentali sul significato più profondo dell’esistenza.


Domande a Dio


A questo scopo, le letture serali sono fatte precedere da due appuntamenti – denominati rispettivamente storie e lezioni – in cui si approfondiscono argomenti legati alla spiritualità e alle questioni religiose "scottanti" che complicano la nostra attualità; e sono seguite da preghiere, vale a dire eterogenei scampoli di drammaturgie assimilabili a cadenze e contenuti propri all’orazione religiosa.

L'appuntamento centrale, nondimeno, rimane quello delle letture: abbiamo assistito alla prima, riservata a Genesi, il libro iniziale della Bibbia, introdotto dal fisico Tullio Regge e letto da Arnoldo Foà e Tatiana Lepore, con Gabriele Vacis a orchestrare il tutto. Regge, ironico e razionalmente fiducioso nell’esatezza del dato scientifico, ha tuttavia sottolineato il valore di Genesi quale testimonianza delle convinzioni e delle conoscenze di un'epoca del passato. Foà – a tratti volutamente sottotono, quasi rinunciando alle acrobazie che la sua voce gli avrebbe permesso e che però avrebbero in qualche modo snaturato e sminuito le parole che era tenuto a pronunciare – e Lepore hanno riproposto il racconto della creazione, fino alla cessazione del diluvio universale.

A commentare silenziosamente la loro lettura, proiettate su alcuni mega-schermi, le immagini di una natura ripresa da una telecamera che, fattasi quasi microscopio, ne svela segreti dettagli e venature. Lo spettacolo si conclude con la lettura della cronaca della vicenda della torre di Babele rivista da Erri De Luca. Scriviamo "spettacolo" ma non siamo sicuri che questo sia il termine appropriato: lettura, proposta di temi di riflessione, condivisione di dubbi e di sentimenti affatto personali, confidenziale e diretto rivolgersi al pubblico.

In tutto ciò il teatro diventa semplice deposito da cui estrarre tecniche e linguaggi, senza tuttavia apparire violato e implicitamente messo da parte. Ci sembra, invece, che Gabriele Vacis stia sperimentando modi per sostanziare il convincimento della necessità del teatro ancora nei nostri giorni, dimostrandone la flessibilità e l'intatta capacità di contaminare altri codici. Le sue letture, non a caso, ci suggeriscono la definizione di format televisivo, ben bilanciato fra intelligente e affabile intrattenimento, intento didattico e cura artistica. La concentrazione e il plauso finale del pubblico radunato nel torinese Cortile del Maglio assicurano della buona accoglienza che una tale proposta riuscirebbe a ottenere.




Domande a Dio 2003
cast cast & credits
 








Il programma completo su www.teatrostabiletorino.it


 




 
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