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Onesta Aida

di Sara Mamone
  Aida
Data di pubblicazione su web 21/12/2006  

Mentre Roberto Alagna, come un postiglione, cantava in piazza della Scala, all’interno del tempio della lirica abbiamo assistito alla quarta replica dell’Aida di Zeffirelli e di quella vogliamo riferire. Per riportarla, appunto, nella sua sede. Dove si fa musica, più o meno bene, ma certo più bene che male, e dove si svolgeva un evento comunque degno di essere valutato al di là delle pur consustanziali mondanità: si cantava l’Aida, opera in quattro atti su libretto di Giuseppe Ghislanzoni, musica di Giuseppe Verdi, con la direzione di Riccardo Chailly, maestro del coro Bruno Casoni e, last but not least, regia di Franco Zeffirelli, interpreti Marco Spotti (il Re), Ildiko Komlosi (Amneris), Violeta Urmana (Aida), Walter Fraccaro (Radamès), Giorgio Giuseppini (Ramfis), Carlo Guelfi  (Amonasro), Antonello Ceron (Messaggero), Sae Kyung Rim (Sacerdotessa), i danzatori Luciana Savignano e, in grande spolvero e succinte seminudità selvagge, Roberto Bolle e Myrna Kamara.


Aida - Atto II
Aida - Atto II


Di questa vogliamo onestamente riferire. Di questo onesto e non sorprendente spettacolo. Che, pur nella prevedibile opulenza faraonica della mano zeffirelliana, scorre però quasi in autonomia, senza che l’opulenza no limits delle invenzioni registiche soffochi la nitida, anche forse un po’ bersaglieresca, direzione di Riccardo Chailly, né l’emergere individuale delle passioni che, qui ancor più che nelle altre prove verdiane, costituisce la vera anima dell’opera, pur celato da palme, piramidi, sfingi, flabelli, potenzialità infinite di profusioni di scemenze da trovarobato. Nella composita attribuzione dei ruoli di una messinscena Franco Zeffirelli è regista che “fa aggio” su qualunque altra componente e, onestamente, non cerca di essere altro da sé, né di essere sorprendente. Questa sua ultima fatica (che viene dopo l’esaurimento delle varie tipologie, dal gigantismo dell’arena di Verona alla microstruttura del teatrino di Busseto, dopo il quale restano solo le miniaturizzazioni marionettistiche dei fratelli Colla) è il massimo possibile di uno Zeffirelli doc. alla Scala. Gli spazi sono saturati, l’oro sberluccica dappertutto, la marcia trionfale è trionfalissima, i balletti del grand-opéra vedono sfrecciare corpi moderatamente bruniti, divinità notturne di cartapesta occupano anche la verticalità dello spazio.


Aida - Atto III
Aida - Atto III


Ma... Ma nella profusione dell’ovvio zeffirelliano scorre una ricca vena di onestà: non ci sono ammodernamenti pretestuosi, né Aide in guepière, né tenori in rédingote, né politicizzazioni strumentali con americani in tuta mimetica e iracheni sbrindellati, né cori di fotoreporters. Anzi, dopo la orgasmatica frenesia accumulatoria dei primi due atti anche il registro allestitorio muta, in un progressiva semplificazione che lascia nel terzo atto libero e, staremmo per dire vuoto, campo alle voci, e dove, benché un po’ bloccati in fissità ottocentesche, i cantanti paiono dare il loro meglio (tranne forse Carlo Guelfi che disegna un Amonasro di vecchio trucido stampo).


Aida - Atto IV
Aida - Atto IV


Il quarto atto è decisamente felice, la regia mutua con discrezione qualche suggestione ronconiana nella bella verticalità della compresenza tra il mondo dei vivi (il tempio di Vulcano in cui Amneris, vestita a lutto pregherà per l’anima di Radamès) e il mondo sotterraneo della tomba, già freddo oltretomba in cui Radamès e Aida compiranno la loro terrena tragedia. Ildiko Komlosi (Amneris), Violeta Urmana (Aida) e Walter Fraccaro (Radamès), nei vertici del triangolo amoroso, sono stati più che degni interpreti del loro ruolo (la progressiva maturazione nel corso degli atti di Ildiko Komlosi ci consegna una Amneris di riferimento). Una sala pienissima e palchi straripanti hanno siglato il rito.

Qualche piccolo contributo da teatro civile, intorno ad Aida: il bel volume dedicato all’evento e la piccola, curata e fascinosa mostra allestita dalla Casa Ricordi al museo della Scala, diretto con passione da Renato Garavaglia.









Aida
Opera in quattro atti di Giuseppe Verdi


cast cast & credits
 
trama trama


 

Il libretto



Myrna Kamara e Roberto Bolle
Myrna Kamara e Roberto Bolle
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Ildiko Komlosi
Ildiko Komlosi

 
 
Foto: Marco Brescia 





 
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