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Il personaggio di un romanzo da scrivere

di Leonardo Vilei
  Acerca de la estrategía más ingeniosa para ahorrarse la penosa tarea de vivir
Data di pubblicazione su web 09/11/2006  

Se la vita e l'opera di Fernando Pessoa, esprimendosi con le parole di Antonio Tabucchi, si presentano come ''un baule pieno di gente'', Paola Giusti, giovane attrice e regista argentina, compie un passo di grande sapienza drammaturgica, sostenuta da un approfondito studio letterario, nella direzione della molteplicità. Acerca de la estrategía más ingeniosa para ahorrarse la penosa tarea de vivir, spettacolo presentato all'interno del Festival di Otoño di Madrid, mette in scena gli ultimi giorni di vita dello scrittore portoghese insieme ai suoi tre eteronomi più importanti, Ricardo Reis, Alvaro de Campos e Alberto Caeiro, distinti poeti inventati da Pessoa medesimo per rivelare tutte le personalità che lo abitavano. Opera basata sul testo della stessa regista, ispirato a sua volta a Gli ultimi tre giorni di Fernando Pessoa di Antonio Tabucchi (Sellerio, Palermo 1994), lo spettacolo si presenta narrato da Ofelia, l'unica donna amata dal poeta, nella forma di una relazione platonica che lascia tracce in una corrispondenza privata che si integra perfettamente con il resto della sua opera, sempre in bilico tra l'invenzione di una vita forse mai vissuta, ma certamente narrata.

A partire della celebre frase dello scrittore ''sono il personaggio di un romanzo da scrivere'', Paola Giusti dà vita ad una storia che comincia con l'ingresso di Pessoa in un ospedale, circondato dai presagi della fine, quasi fosse un'anticamera della morte sospesa tra sogno e realtà. Nel delirio finale il medico si presenta nei panni di Ricardo Reis, mentre l'infermiera assume le sembianze della stessa Ofelia;  al capezzale del malato accorrono l'ingegnere futurista Campos, il maestro Caeiro e la stessa Ofelia, con l’intenzione di restituirgli le ''lettere d’amore ridicole'' ricevute durante la loro mai vissuta storia d'amore.

Incapace di compiere qualsiasi gesto, dal più semplice, come bere una tazza di caffè, al più risoluto, come dichiarare finalmente il proprio amore a Ofelia, Pessoa, interpretato magnificamente da Daniel Cabot, si muove come un uomo incompiuto, sopraffatto da un mestiere di vivere mai appreso fino in fondo. I suoi eteronimi lo sorreggono, completando ogni suo gesto con una coreografia minuziosa di gesti e sguardi. Una scelta difficile, quella di far muovere quattro personaggi come fossero un'unica persona, riuscita però grazie alla bravura di Facundo Vega Ancheda, Pablo Delgado e Pablo Salas, attori completi, capaci di mettere a frutto solide basi che sconfinano nella danza e nel mimo.

Come in uno scritto di Pessoa, la fedele ricerca di Paola Giusti riesce a creare l'atmosfera di un sogno metafisico, grazie anche ad una scenografia, a cura dello stesso gruppo teatrale, tanto semplice quanto efficace. Quattro sedie, un letto d'ospedale, un tavolino e un baule, che, nel gioco perfetto di luci e ombre, appaiono come rappresentazioni di una mente che ha mutato con consapevolezza la realtà in un sogno. Alla fine del sogno Pessoa muore e resta il sospetto che, ancora una volta, ci si trovi di fronte ad una sua invenzione: la messa in scena della morte di Fernando Pessoa, immaginata da uno scrittore, forse mai esistito, di nome Fernando Pessoa.

La compagnia Toda Vía Teatro nasce come gruppo di attori argentini formati nel teatro dell'Università Nazionale di Tucumán. Dopo aver intrapreso ciascuno un cammino di studio personale, si incontrano nuovamente dopo alcuni anni per intraprendere una esperienza di creazione collettiva. Acerca de la estrategía más ingeniosa para ahorrarse la penosa tarea de vivir è il primo frutto di questa ricerca, nato sotto l’interrogazione della poesia, nella quale l'emozione si cerca e nasce all'interno della forma che la esprime.

Lettere da Madrid
Uno spettacolo da Pessoa
cast cast & credits
 




 

Teatro Pradillo



 
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