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Un grande mestiere

di Sara Mamone
  Quel che sapeva Maisie
Data di pubblicazione su web 07/04/2003  
Con Quel che sapeva Maisie Luca Ronconi conferma l'affezione per i testi letterari. Dopo la riuscita totale del pasticciaccio gaddiano eccoci ora al romanzo di Henry James, anch'esso apparentemente lontano dall'universo della scena. Ma tutto può diventare rappresentazione quando si individua un solido punto di vista, e qui tutto diventa teatro nell'evocazione che la memoria di Maisie fa dei personaggi della sua infanzia. Il tema conta fino ad un certo punto e conta soprattutto perché la protagonista impone al coraggio di Ronconi una scelta di vertiginosa difficoltà: tenere in scena, vero demiurgo dell'azione, una goffa bambina che non racconta ma rivive alcuni momenti della sua difficile vicenda esistenziale.


Mariangela Melato, Gabriel Garko
Mariangela Melato, Gabriel Garko


I bambini in palcoscenico sono insopportabili e ben lo sa una volpe come Ronconi che si pone una sfida ancor più alta e cioè prendere quella che è una delle grandi attrici italiane, rattrappirla in un grembiulone da cui il corpicino esce minuto e sgraziato e scaraventarle addosso il peso di una sfida quasi insostenibile. L'attrice a disposizione per questo azzardo è Mariangela Melato che per tre ore e mezza (lunghezza forse non necessaria e ampiamente sforbiciabile) guida lo spettatore nel mondo della sua memoria, evocando la propria storia dal punto di vista soggettivo della propria esperienza, dai sei ai nove anni, dalla profonda infanzia ai barlumi dell'adolescenza.

In una scena definita da precisi e raffinati oggetti passano i compagni di un'infanzia infelice, segnata dalla separazione di genitori che la usano come pallina da ping pong per le loro vendette; pian piano si svolgono gli inganni, le menzogne, gli oscuri rapporti tra adulti di cui lei cerca di carpire intenzioni e affetti. Tutto è parziale, e soggettivo, anche i frammentari abbandoni. I grandi compongono e ricompongono i loro destini, ma Maisie fatica a individuare il suo e alla fine partendo con la governante sembra rinunciarci.

Non è certo la trama che conta in un'opera del genere che è un autentico esercizio di stile che il regista conduce con il consueto gusto e con una resa limpida e suggestiva. L'impegno tutto teatrale è svolto infatti attraverso una scenografia funzionale ed elegante, assai ben abitata da interpreti più o meno rispondenti al suo disegno. Mariangela Melato naturalmente risponde appieno mettendo in campo tutto il suo virtuosismo e la sua disciplina ma non ci pare che riesca nel miracolo del superamento di un esercizio di acrobazia attorica.

Affascinanti invece le evocazioni di Galatea Ranzi e di Giuliana Lojodice nei ruoli decisivi delle due "governanti" di Maisie. Corrette e non decisive le interpretazioni dei "genitori" Emanuele Vezzoli e Lucrezia Lante della Rovere mentre del fondamentale (dal punto di vista della coscienza della protagonista) sir Claude di Gabriel Garko, il meglio che si possa dire è che non è inguardabile. Ma inascoltabile sì.


 


Quel che sapeva Maisie
cast cast & credits
 


foto fonte internet





Gabriel Garko, Galatea Ranzi
Gabriel Garko,
Galatea Ranzi


 
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