Il giovane russo Ivan Vyrypaev è sicuramente uno tra i più importanti drammaturghi e registi teatrali del mondo. Attivo dal 1995 a Mosca ha vinto alcuni dei più prestigiosi premi teatrali del mondo, tra cui quello dellAssemblea presidenziale "per il suo contributo alla letteratura russa", e i suoi spettacoli teatrali (tra cui Luglio, Genesi n. 2, Ossigeno, Il giorno di San Valentino) sono andati in scena con successo sui palcoscenici di tutto il mondo. Scontata allora appare la grande attesa per il suo debutto alla regia cinematografia, con Euphoria, film selezionato per il concorso veneziano.
Euphoria
Lopera prima di Vyrypaev ruota attorno alla folle storia damore tra Pasha (Maksim Usakov) e Vera (Polina Agureeva), conosciutisi durante il matrimonio di un amico. Sono tra i pochi abitanti degli immensi spazi solitari della steppa, Vera vive con il marito Valery (Mihail Okunev) e la piccola figlia Masha, in un piccolo villaggio sulle rive del Don; quando il marito diventa violento, Vera coglie loccasione per fuggire con Pasha, scatenando lira omicida di Valery, che li insegue con lintenzione di distruggere il loro amore.
Vicenda amorosa inaspettata, vera, spietata, a tratti brutale nella sua carnalità e nella sua follia, Euphoria è un film sulla forza travolgente e incontrollabile dellamore, vissuto da due personaggi che per la prima volta si sentono liberi di amare e di essere amati. Lelemento paesaggistico è, in questo senso, la caratteristica fondamentale dellopera: protagonista è limmensa steppa russa, migliaia e migliaia di chilometri attraversati da poche e lunghissime strade sterrate, le poche e solitarie case e il fiume Don, imponente e silenzioso spettatore delle vicende umane, tutti elementi naturali ripresi da spettacolari panoramiche aeree, musicate con enfasi dal celebre fisarmonicista Kirill Vasilenko.
Il film riesce, nonostante qualche sbavatura nella sceneggiatura (la scrittura risente forse troppo della sensibilità teatrale dellautore) e qualche ingenuità registica (eccessiva la ricerca del pittoricismo e del belleffetto), ad appassionare lo spettatore e a trascinarlo nellatmosfera surreale e grottesca di una storia damore contrastante, nelle vicende strampalate di personaggi estremi e definitivi nelle loro scelte. Nel mix di amore, avventura, morte e ritratto dellambiente imbastito da Vyrypaev, si sentono le influenze del cinema balcanico alla Kusturica e della commedia caucasica contemporanea (film come Luna papa o Vodka Lemon); Euphoria, dunque, pur non apparendo un film dalla spiccata originalità, riesce però con la potenza delle sue immagini e la tragicità della sua storia, a consegnarci un ritratto al contempo forte, fiabesco e surreale di una Russia agreste che forse sarebbe tanto piaciuta a Chagall.
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Euphoria
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