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Chiarezza

di Roberto Fedi
  "The Shining" di Stanley Kubrick (1980)
Data di pubblicazione su web 16/12/2005  
Il banchiere Fiorani è stato arrestato. Notizia bomba. Giustamente dopo i Tiggì ecco le trasmissioni di approfondimento: insomma, quelle per cui si accende la televisione e si sta lì fino quasi alle due di notte (quella fra il 14 e il 15 dicembre) per capire che diavolo sta succedendo e che cosa ci riserva il futuro, almeno prossimo. Perché mica si scherza: la dottoressa Forleo della Procura di Milano ha fatto un blitz, e i giornali hanno parlato di un inghippo peggio di Tangentopoli.

Siccome non siamo ubiqui, e abbiamo due occhi soli, si è fatto un po’ di zapping fra Vespa (Porta a porta) e Mentana (Matrix), con un tocco come aperitivo di Ferrara (Otto e mezzo). Grande parata di politici, politicanti, pseudo-politici, segretari di partito, coordinatori di partito, giornalisti a iosa e anche un ex presidente della Repubblica ora Emerito (Cossiga: che Mentana a un certo punto chiama addirittura Capo dello Stato). Ne abbiamo ricavato quanto segue.

Fiorani è colpevole, ma potrebbe anche essere innocente. I magistrati fanno bene, ma potrebbero anche aver sbagliato. I politici implicati sono coperti dal segreto istruttorio e dagli omissis, ma i nomi sono questi (seguono nomi e interviste e facce a tutto schermo). Ma potrebbero anche essere innocenti, anzi forse lo sono senz’altro. Fazio (il Governatore, non quello sempre sdraiato di fronte ai suoi ospiti la sera sul Terzo) ha commesso reati di tutti i tipi, ma forse non li ha commessi. Dovrebbe dimettersi anche se è innocente come un bambino, ma forse non dovrebbe. Il sistema italiano dei controlli sulle banche e sulla finanza è un colabrodo e ci vorrebbe una legge che finalmente dia garanzia ai cittadini (e questo è l’unico punto chiaro: peccato che lo sottolineino con forza i parlamentari, che ci par di ricordare sono quelli che fanno le leggi). Che l’Unipol (lo dice Fassino, mica Pinco Pallino) è al di là di ogni sospetto, ma se non lo fosse e se i dirigenti fossero dei ladri è giusto che siano puniti (osservazione geniale, come si vede). Che Fazio (sempre quello di sopra) riceveva regali costosi da Fiorani, ma forse no e comunque è buona usanza fra ricchi regalarsi roba da ricchi, che diamine. Che tutti sono innocenti finché non si dimostra che sono colpevoli (grazie).

L’unico chiaro e sintetico, un professore italiano di economia di Harvard (guarda caso), intervenuto a Matrix, è stato svillaneggiato da tali Vannino Chiti (Ds) e Ignazio La Russa (An), noti economisti e premi Nobel, com’è noto, che opposti quanto a ideologia (?) come un sol uomo gli hanno detto (La Russa) di tornarsene a Harvard (il massimo centro di studi economici del pianeta, per chi non lo sapesse), in quanto non capace di intendere l’economia italiana (Chiti, che ha cercato anche di fare dell’ironia sulle competenze del professore: no comment).

Siamo andati a letto alle due di notte con un’idea, questa sì, chiarissima in testa. La seguente: abbiamo rinunciato a cambiare il paese. Vogliamo cambiare paese.


 

 

 



 

Mentana
Enrico Mentana

 
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