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Luci di Brindisi

di F.F.
  Luci di Brindisi
Data di pubblicazione su web 01/01/2002  
Nel marzo del 1991 lo sbarco di migliaia di albanesi nel porto di Brindisi ha ispirato all'intellettuale spagnolo Jorge Semprun un appello, rivolto alle televisioni di tutta l'Europa, a proporre una "nuova visione, oggettiva e generosa, del fenomeno migratorio, ricordando innanzitutto il contributo essenziale che gli immigrati hanno dato alla costruzione di una Storia, di una cultura e di un'identità europea". Per millenni terra d'ospitalità e di continui flussi di persone, l'Europa si sta trasformando in una fortezza incapace di garantire i diritti fondamentali a chi in essa cerca ospitalità?

In Italia ha raccolto l'appello il gruppo Tele + , che ha commissionato 7 cortometraggi a noti registi, 6 italiani e l'albanese Edmond Budina. Il Festival di Torino ha presentato queste sette opere, assolutamente libere di scegliere forme, punti di vista e contesti nell'affrontare il tema dell'immigrazione in Europa.

L'approdo di Marco Bechis raccoglie i ricordi di italiani che nel dopoguerra emigrarono in Svizzera, Belgio e Germania per lavorare in miniera, fabbrica o ovunque potessero scampare alla misera. Chiamati "zingari" o "straccioni", era difficile credere che il loro paese si sarebbe trovato di lì a pochi anni a respingere clandestini nel timore di perdere un benessere consolidato. Lo spunto era ottimo, peccato che , inaspettatamente, Bechis, autore del bellissimo Garage Olimpo, film con un impianto fortemente documentaristico, si limiti a registrare le testimonianze, quasi svogliatamente, si direbbe.

Edmond Budina è l'unico a scegliere la via della fiction con La domenica delle Palme, storia di Kestri, ragazza albanese alla ricerca del fratello, unico sopravvissuto di una lunga faida mafiosa tra famiglie.

Bollywood Palermo, di Roberta Torre, è un viaggio attraverso la comunità di immigrati indiani di Palermo, dei quali uno ha aperto un cinema nel quale proietta solo film del suo paese. Simile per contenuti, Nisansala la tranquilla, di Elisabetta Lodoli, istantanea di una famiglia cingalese trasferitasi a Roma, divisa tra le figlie che parlano romanesco e i genitori che sperano, in fondo, di tornare prima o poi nella patria d'origine.

In O çiuna, Giuseppe Gaudino alterna al racconto di tre minorenni albanesi fuggiti in Italia scene di vita quotidiana del loro paese, un viaggio che percorre il solido filo che lega povertà e fuga. Casbah di Pappi Corsicato raccoglie le testimoniane di un gruppo di 12 extracomunitari di diverse origini, che vivono a Napoli e lavorano come mediatori culturali per gli stranieri che giungono in Italia.

Ma il lavoro migliore è senza dubbio Il contratto di Guido Chiesa (presente al Festival anche con Alice è in Paradiso, cronaca della vita e della morte di Radio Alice durante il '77 bolognese), uno dei più bravi documentaristi italiani e quello con più esperienza in questo campo tra i registi coinvolti. Il corto è la storia vera di Jedelin Gangbo, africano figlio di imprenditori, residente in Emilia da quando ne ha 4. Scrittore di talento, è stato recentemente pubblicato da Feltrinelli. Ma senza un passaporto italiano e un contratto di lavoro a lungo termine (e quanti scrittori ne hanno uno?), con la nuova legge Bossi-Fini sull'immigrazione rischia l'espulsione. L'Italia è diventata ricca, forse più velocemente di quanto si aspettava se, come pare, ha così paura di vedere intaccata questa ricchezza. Come spiegare altrimenti una legge così rigida e che punisce così indistintamente? In 15, divertenti, minuti di cinema-realtà (una realtà surreale), Chiesa sintetizza perfettamente le conseguenze paradossali della tendenza di un paese a chiudersi in se stesso.




BOLLYWOOD-PALERMO di Roberta Torre (Italia, 2002, Betacam, 8')

IL CONTRATTO di Guido Chiesa (Italia, 2002, Betacam, 15')

L'APPRODO di Marco Bechis (Italia, 2002, Betacam, 7')

LA DOMENICA DELLE PALME di Edmond Budina (Italia, 2002, Betacam, 10')

NISANSALA LA TRANQUILLA di Elisabetta Lodoli (Italia, 2002, Betacam, 18')

O çIUNA di Giuseppe Gaudino (Italia, 2002, Betacam, 20')


 
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