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Quando il rigore è leggerezza

di Gabriella Gori
  The Chairman Dances
Data di pubblicazione su web 02/04/2005  
E' aristocratica la danza di Lucinda Childs. Aristocratica come può esserlo una donna raffinata e un'artista elegante che, raggiunto il sessantesimo anno di età, mantiene intatti il fascino e il carisma di chi non ha mai smesso di dare lezioni di stile e di considerare la danza ''un'arte nobile''.

Questa l'impressione che si è avuta davanti a The Chairman Dances, Largo, L'Uccello di Fuoco, il trittico 'childiano' messo in scena al Teatro Goldoni di Firenze da MaggioDanza, il corpo di ballo del Maggio Musicale Fiorentino.


The Chairman Dances
 
 
In una serata all’insegna della coreografia d'autore, una formula cara a Giorgio Mancini, direttore della compagnia, è stato possibile apprezzare la poetica della dancemaker americana, in cui il nitore dei passi, il sapiente uso dello spazio, l'estrema leggerezza e fluidità del dettato coreografico, celano un lavoro di grande rigore formale e consentono alla Childs di raggiungere la difficilis facilitas, quell'apparente facilità espressiva in realtà così difficile da realizzare.

Partita da una danza controcorrente come la Postmodern Dance e ispirata da compositori minimalisti come Philip Galss, John Adams, e da registi all'avanguardia come Bob Wilson, con i quali ha messo in scena memorabili produzioni (Einstein on the Beach, I was sitting on my patio, Relative Calm, Available Light), la coreografa ha fatto della sua danza minimalista la strada maestra per ripensare l'azione danzata ed approdare ad un suo classicismo formale che, nonostante i rifiuti postmoderni, affonda le radici nella tradizione neoclassica di Balanchine e moderna di Cunningham.

Famosa per la brevitas dei suoi pezzi, l'essenzialità del décor, l'accurata iteratio e variatio di movimenti puliti e precisi, la predilezione per l'astrattismo musicale, Lucinda ha trovato in questo classicismo la nuova vena creativa che le ha consentito negli ultimi anni di affrontare il teatro musicale (Don Carlo e nel Macbeth di Verdi, Lohengrin e Parsifal di Wagner, Salomé di Strauss) e grandi titoli del repertorio ballettistico del Novecento come Daphnis et Chloé di Fokine-Ravel, e Il Mandarino Meravigliso di Millos-Bartòk.


The Chairman Dances
 

Niente di strano dunque se questa volitiva ''coreoautrice'' newyorkese ha accettato di firmare per MaggioDanza una rivisitazione de L'Uccello di Fuoco di Stravinskij, un capolavoro narrativo dei Balletti Russi di Diaghilev, coreografato da Fokine nel 1910. Non solo ma, oltre a 'regalare' al corpo di ballo fiorentino questa sua personale rilettura della partitura di Stravinskij, gli ha anche consentito l'acquisizione, in prima nazionale, di altre due sue 'perle', The Chairman Dances e Largo, che si aggiungono a Chamber Simphony, già incluso nel repertorio della compagnia.

E nel raffinato polittico rappresentato al Goldoni è apparso subito evidente il classicismo della Childs a cominciare dall'impostazione dei singoli balletti, da alcuni stilemi coreografici ricorrenti (le pirouettes en attitude prese en dedans, i sautes à la seconde, i jetés in diagonale, il gioco morbidissimo delle braccia, l'uso totale e direzionale dello spazio all'insegna di Laban e Cunnigham), dall'accurata illuminotecnica, dalla scelta di costumi semplici, dall'essenzialità dell'arredo scenico, che hanno contribuito a dare l'impressione di uno spettacolo elitario e di qualità.


L’Uccello di Fuoco
 

The Chairman Dances, creato per i Balletti di Montecarlo nel 2000, è ispirato ad un episodio dell'opera Nixon in China di John Adams, in cui si racconta dell'imbarazzo del presidente Mao Tse-tug e della gentile consorte quando, in occasione di un ricevimento organizzato per alcuni americani in visita in Cina, furono costretti a danzare di fronte agli illustri ospiti. L'esile traccia offre il destro alla coreografa per dare vita a un pezzo di dodici minuti in cui quello che conta è l'uso geometrico dello spazio, il lineare disegno di luci ideato da Dominique Drillot e il cangiante rosso dei costumi di Jean-Michel Lainé.

Nell'emblematico inizio Leone Barilli balla con una enorme cornice rettangolare d'argento e a questo singolare e intenso duetto, che 'a cornice' chiude il balletto, rispondono ininterrotti passaggi coreografici di ensembles femminili e maschili. Un'impalpabile e rarefatta atmosfera circonda i protagonisti e la fluida eleganza di alcune scene corali e in particolare dei passi a due di Leone Barilli (Mao Tse-tung) e Damiana Pizzuti (la moglie), rievoca quella in cui agivano i mitici e indimenticabili Fred Astaire e Ginger Rogers.

E lievità e raffinatezza sono anche la cifra stilistica di Largo, uno straordinario assolo di quattro minuti ideato da Lucinda per Michail Barysnikov nel 2001, su un concerto grosso di Arcangelo Corelli, e interpretato al Teatro Goldoni da un compìto Umberto De Luca. De Luca, vestito di scuro con un setoso completo stile Armani e accarezzato dai toni grigio perla delle luci della Drillot, è riuscito nell'ardua impresa di rendere l'ineffabile morbidezza di un solo ''elegiaco'', in cui la semplicità degli enchainements di stampo accademico e moderno si sposa con l'interiorizzazione del movimento e il pregio di una gestualità minimale eppure fortemente espressiva.


L'Uccello di Fuoco
 

L'Uccello di Fuoco, presentato in prima assoluta, è una creazione ispirata alla celebre fiaba russa di Afanas'ev, in cui risplende il classicismo formale di Lucinda. La storia del principe Ivan che, grazie al favoloso uccello, riesce a liberare l'amata principessa Zarievena, prigioniera insieme ad altre fanciulle nel castello del mostro Kaschchei, e ad ucciderlo, è sostanzialmente rispettata ma la narrazione è consunta, ridotta all'essenziale a favore di una costruzione danzata che restituisce la partitura musicale di Stravinskij e punta ad ''una partitura visiva''.

In un open space, in cui la gigantesca struttura trasparente della Drillot, abbassandosi ed alzandosi, scandisce il ritmo della narratività 'childiana', il balletto scorre veloce avvalendosi dei bei costumi di Lainé (le donne in bianco e gli uomini in nero, l'uccello in colori cangianti sull'ocra, il mostro in verde smeraldo, il principe e la principessa in chiaro) in una concatenazione di insiemi direzionali, soli, duetti. E se MaggioDanza ha dato buona prova di sé, altrettanto convincenti sono stati Letizia Giuliani, l'uccello di fuoco, Jun Sun Xiao, il principe, Antonella Cerreto, il mostro, Eva Lombardo, la principessa.

Gli applausi non sono mancati e hanno fugato, anche se per poco, le ombre sul destino di MaggioDanza, che con il progetto di ristrutturazione aziendale del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino dovrebbe essere scorporato dalla Fondazione. Subire cioè il processo di ''esternalizzazione'' che se da un lato lo porterebbe a diventare una compagnia indipendente e autonoma in fatto di gestione, amministrazione e scelte artistiche, dall’altro non lo garantirebbe dal rischio di scomparire come è già successo ai corpi di ballo degli ex enti lirici di Bologna, Venezia e Torino. 


The Chairman Dances / Largo / L'Uccello di Fuoco


The Chairman Dances
cast cast & credits
 


Largo
cast cast & credits
 


L'Uccello di Fuoco
cast cast & credits
 
 
 






 


 



Lucinda Childs


 

 


 

Lucinda Childs

 



 
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