Un signore, terribilmente balbuziente, entra in un bar. È estate, fa un caldo assassino. Sudato e stanco, vuol chiedere una bibita ghiacciata. "Vorrei una b..b..b..". Non ce la fa. "Una b·b· Un espresso!". Gli è venuto fuori per disperazione. Beve l'espresso bollente, mentre il barista lo guarda cattivo.
Disperato e sudato marcio, dandosi quasi degli schiaffi, sta per uscire, quando entra nel bar una comitiva di ragazzi. Che ordinano bibite ghiacciate di tutti i colori: verdi, rosse, rosa· Il signore li guarda ancora più disperato. Ce la devo fare, dice a se stesso. E, approfittando della situazione: "A·a·a· anche a me!". Ma, proprio inserendosi nella sua balbuzie, un altro tizio ha appena chiesto un espresso: e così il barista, guardandolo come un depravato (con quel caldo), gliene dà un altro. Che il signore, ormai in disfacimento, beve d'un soffio, vergognandosi come un ladro. Ormai mezzo morto, sudato, stravolto, disidratato, esce dal bar. No! devo farcela! basta con queste figure! basta con la balbuzie! E, facendosi forza, si gira ed entra di nuovo nel locale. E a quel punto· A quel punto lo schermo si fa nero e si passa ad altro. A raccontare la barzelletta (no, di più: a eseguire una performance eccezionale, esilarante, da genio della comicità in pubblico) era Walter Chiari. Si era di venerdì 21 novembre, Rai Tre, al mattino. Stava finendo l'anticipo di Cominciamo bene, di cui già ci è accaduto di parlare (bene), condotto da Pino Strabioli; che per una mezzoretta aveva parlato amabilmente, con Paolo Mosca, anche di Walter Chiari. In chiusura, un filmato d'archivio, proprio in omaggio a quel grande. Tagliato proprio sul più bello: senza alcun rispetto dello spettatore, dell'artista, della decenza. Walter Chiari era l'unico al mondo, pensiamo, capace di prendere una sciocchezzuola, un nonsense, una banale trovatina e di farne un poema: parlava, si agitava, inventava, improvvisava, faceva variazioni con una capacità linguistica eccezionale, e c'era solo da stare a guardarlo e a sentirlo ammirati. A bocca aperta. La barzelletta di cui sopra, interrotta proprio sul più bello, poteva farla durare mezz'ora, in un crescendo surreale, da grandissimo performer, insuperato. Si vede che era troppo lunga. Infatti sparito Walter è apparsa Licia Colò (incolpevole) con i suoi animali di peluche. A noi sono rimasti un dubbio e un'angoscia: chi sia stato il genio che ha deciso il taglio sul più bello; e come finisse la barzelletta. Se c'è qualcuno che se la ricorda, ci scriva. Cerchiamo, se ci riesce, di supplire artigianalmente alle deficienze (in ogni senso) della Televisione di Stato. Grazie.
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Aspettando cominciamo bene
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Walter Chiari |
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