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Misura per misura dell'umana natura

di Laura Bevione
  Misura per misura
Data di pubblicazione su web 23/12/2002  
Progetto URT (Unità di ricerca teatrale) è una giovane compagnia ligure-piemontese, fondata nel 1997 da un gruppo di attori ex-allievi della Scuola del Teatro Stabile di Genova. Essa vanta già un repertorio piuttosto ricco e lodato (Cymbeline, King of Britain nel 1997/98, Aspettando Godot nel 1997-2000, Racconto d'inverno nel 1998-99, Mandragola nel 1999-2002, Schweyk nella seconda guerra mondiale e La collezione nel 2001-2002) a cui ora aggiunge una nuova, interessante produzione. Ancora Shakespeare, e ancora uno Shakespeare poco frequentato - ci viene in mente soltanto la messa in scena curata da Ronconi nel 1992 per lo Stabile di Torino - trattato con la necessaria deferenza dovuta a un classico e, allo stesso tempo, con uno stile affatto originale che punta all'aggiornamento non di maniera delle tematiche affrontate.

Misura per misura è una commedia "nera", in cui nessuno è realmente quello che appare, con un lieto fine che tuttavia lascia sconcertati e dubbiosi: Jurij Ferrini, anche severo interprete del Duca, intelligentemente anticipa le possibili incertezze del pubblico abbandonando in modo inaspettato la maschera del proprio personaggio e divenendo soltanto il regista. Egli presenta i propri attori e, allo stesso tempo, ci informa sulla sorte dei loro personaggi: una rottura repentina della finzione teatrale che sorprende ma aiuta a meglio comprendere la commedia shakespeareana. Chi dovrebbe garantire il rispetto delle norme morali si comporta come un volgare peccatore (Angelo), l'amore fra fratello e sorella è inficiato da egoismi reciproci (il condannato a morte Claudio e la novizia Isabella), e il duca stesso pare a tratti incapace di esercitare il proprio potere.

Nessun personaggio è limpido, neanche la stessa Isabella, ma ogni identità, così come ogni situazione, è dominata dall'incertezza. Ferrini oggettivizza questa intuizione in un'impostazione che mescola il grottesco ai toni eccessivi, urlati ovvero sussurrati come una preghiera diligentemente recitata - Isabella che perora la salvezza del fratello o Mariana, promessa sposa ripudiata da Angelo, che implora il perdono per il marito che le è stato destinato. La regia attenua la tragicità della situazione a favore della commedia, rendendo chiara sin dal primo atto la scelta di Shakespeare di finire positivamente il proprio dramma. Capiamo presto che nessuno morirà, compreso il "cattivo" Angelo, ma tutti saranno perdonati, poiché ognuno, in fondo, è colpevole di qualche mancanza, più o meno grave. Il messaggio che Ferrini decifra in Shakespeare è semplice quanto stringente e riguarda le modalità della convivenza nella società a cui la non graniticità della natura umana impone la tolleranza e la pazienza reciproche.



Misura per misura
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