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La domenica 'spottiva'

di Roberto Fedi
  Alberto Sordi in "Il presidente del Borgorosso Football Club" (Luigi Filippo D'Amico, 1970)
Data di pubblicazione su web 23/02/2004  
Anche se i due conduttori Galeazzi e Lauro sembrava che stessero per farsela addosso dall'emozione e dalla fifa, e se si è trattato di una delle più sgangherate trasmissioni mai viste almeno da quando abbiamo i calzoni lunghi, non si vorrà negare che La Domenica Sportiva del 22 febbraio sia stata vivace. Era l'ora! diranno i nostri piccoli lettori. Ma è possibile (l'abbiamo già notato: Vae victis, Lamento per Pantani) che in quelle due-tre ore non facciano altro che chiacchierare a vanvera, invece di farci vedere i servizi sullo 'sport' (mettiamolo fra virgolette che è meglio), le partite, i gol? Mica è la radio.

Così domenica scorsa ridài!, giù chiacchiere (e pochi gol). Ma questa volta le chiacchiere hanno fatto faville, se così si potesse dire. Perché è intervenuto (si immagina: invitato dagli autori) in diretta Berlusconi per telefono, per spiegare - incontenibile come sempre - la sua 'filosofia' (chiediamo scusa a tutti i filosofi da Platone in poi) del gioco del calcio con le due punte. Cosa di cui, onestamente, non ci frega un accidente di niente: ragion per cui glissiamo.

Aveva appena finito di fare lo spiritoso con i presenti, e anche con Vittorio Zucconi di Repubblica perennemente e non si sa perché in collegamento da Washington, che drin!, ecco che telefona (sua sponte questa volta) Lucia Annunziata, presidentessa Rai. Che noi, onestamente, pensavamo che non fosse più tale, visto che è stata 'sfiduciata' da tre consiglieri d'amministrazione su cinque, e che aveva in passato giurato su quanto aveva di più caro che si sarebbe dimessa non appena approvata la legge Gasparri. Che è stata approvata e riapprovata: ragion per cui, sapendo che l'Annunziata è donna tutta d'un pezzo, eravamo sicuri che avesse già fatto le valigie.

E così, quando l'abbiamo sentita in diretta, abbiamo fatto un oh! di meraviglia. Anche Galeazzi, universalmente conosciuto come Bisteccone, ha eruttato un oh!: di meraviglia perché non se l'aspettava, e di preoccupazione. E così ha cercato pateticamente di parare il colpo: Abbiamo la Presidente della Rai, che è una tifosissima della Roma! Figurati.

Infatti l'Annunziata, nisba. Io non mi interesso di calcio, ha detto incavolata come raramente s'era sentita. Sono un Presidente di garanzia, e garantisco anche il vostro stipendio! ha urlato. Bisteccone s'è sentito mancare la seggiolina sotto i gluteoni. Lauro, l'alter ego (l'unico alter ego al mondo che pesa un quarto dell'ego), si è sentito visibilmente male, strizzato com'era in una giacchettina della comunione.

Il Presidente ha fatto uno spot elettorale! Ha continuato l'Incazzata, cioè l'Annunziata. E ha sbattuto giù il telefono. Il Bisteccone, bianco come una vitella di latte, ha provato a dire che si era parlato solo di sport, ma ormai la bistecca, pardon la frittata, era fatta. Tremori evidenti di tutti. Qualche battuta imbarazzata sul 4-4-2, ma si vedeva che a tutti gli faceva così.

Ora, noi onestamente ci siamo quasi divertiti. Ci sono rimaste però alcune perplessità, di ordine diciamo così sportivo o per meglio dire 'spottivo', insomma che hanno a che fare con gli spot. La prima: ma la campagna elettorale è già cominciata? Nel caso, ditecelo, così non guardiamo più neanche Novantesimo minuto. La seconda: l'Annunziata garantisce gli stipendi dei giornalisti Rai? Questa non si sapeva: a noi, guarda un po', sembrava che fossero garantiti dal canone, dalle tasse eccetera, compreso quello (cospicuo, oh cospicuissimo) della suddetta Presidentessa. La terza: ma si può bacchettare così sulle dita e in diretta i giornalisti Rai, senza che questi - pallore a parte - abbiano alcuna reazione? La quarta: se muore ahimè Pantani e si intervista Prodi, valoroso ciclista della domenica, è anche quello uno spot? E via così.

Non abbiamo sentito la fine della vivace ma tristissima Domenica 'Spottiva'. Ci siamo presi un bel libro. Se volete vi diciamo anche quale: Brother and Sister, di Simona Vinci (Einaudi). Spot per spot, ne facciamo uno anche noi, gratis. Ve lo consigliamo.

Quanto al resto, permetteteci una volta tanto di esprimerci come alla tv. Questi qui (tutti i sopra citati, meno Simona Vinci) ci hanno proprio e solennemente rotto i coglioni.




La domenica sportiva

cast cast & credits
 


Totò nel ruolo di Antonino La Trippa (Gli Onorevoli, Sergio Corbucci, 1963)



 
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