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Il Re Bello

di Margherita Fantoni
 
Data di pubblicazione su web 26/10/2004  
Ha debuttato il 26 ottobre al Teatro Politeama Pratese la nuova opera musicale di Roberto De Simone Il Re Bello, su libretto di Siro Ferrone tratto dall'omonimo racconto di Aldo Palazzeschi, una produzione dell'Università degli Studi di Firenze.

L'operazione sperimentale intrapresa dall'Ateneo fiorentino ha voluto soprattutto portare un contributo originale e innovativo al curriculum di studi tradizionale. Il progetto, unico in Italia, è il prototipo di un'attività formativa che consente ai giovani di confrontarsi direttamente con un'esperienza concreta ad alto livello professionale nei teatri e nelle sale prova, riflettendo sulla drammaturgia, impegnandoli sul fronte della progettazione e realizzazione dei costumi e delle scene, insegnando loro a gestire la produzione. La partecipazione ha confermato questa intuizione dimostrando quanto l'interesse per la musica e per le arti dello spettacolo sia sempre vivo tra i giovani.

Il lavoro degli studenti è stato guidato da professionisti del settore: il Maestro Nicola Paszkowski e il Maestro Valerio del Piccolo direttori rispettivamente dell'Orchestra e del Coro dell'Università. Lo stesso De Simone, nome storico nel panorama teatrale italiano, ha curato la regia. I costumi sono stati realizzati con la consulenza di Odette Nicoletti, artista di fama internazionale. Le scene sono state eseguite sotto la responsabilità di Gennaro Vallifuoco, già in passato collaboratore di De Simone e docente dell'Accademia di Belle Arti di Napoli.

Tra il novembre e il dicembre 2003 si sono svolte le audizioni per le voci soliste, con la partecipazione di oltre cento giovani cantanti, per la maggior parte studenti universitari, provenienti non solo dalla Toscana ma anche da molte città italiane. Ma la preparazione dell'opera è avvenuta attraverso l'impegno di numerosi studenti partecipanti ai corsi dell'anno accademico 2003-04 e 2004-05. In particolare il lavoro si è svolto all'interno delle lezioni e dei laboratori di Drammaturgia e di Storia del costume. Sono stati attivati anche seminari, workshops e tirocinii che hanno preparato gli studenti ad entrare nelle diverse fasi di realizzazione scenica e nell'organizzazione dell'evento e della compagnia. Un primo seminario tenuto dal Maestro De Simone si è svolto nel novembre del 2003 al Saloncino del Teatro della Pergola; i giovani cantanti solisti hanno cominciato a lavorare sulla partitura in occasione del laboratorio tenutosi il 31 maggio e 1 e 2 giugno al Saloncino della Pergola. La costumista Odette Nicoletti ha incontrato i ragazzi in diverse occasioni: il 2, 3, e 4 marzo 2004 presso il Polo Universitario di Prato e il 15 e 16 aprile 2004 al Teatro della Pergola e presso la sede universitaria di Scandicci; ancora a Scandicci ha proseguito il lavoro con gli studenti sui bozzetti dei costumi, ormai già completati, dal 24 al 26 maggio e il 30 giugno e il primo di luglio presso il laboratorio allestito dal Teatro del Maggio Fiorentino.


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Gli studenti dell'Accademia delle Belle Arti di Firenze, guidati dal prof. Massimo Mattioli, hanno realizzato le scenografie: nel dicembre scorso e nel giugno di quest'anno hanno incontrato lo scenografo Gennaro Vallifuoco e hanno già cominciato a lavorare, partendo dai progetti scenografici creati dallo stesso Vallifuoco, nel laboratorio messo a disposizione dal Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, grazie alla cortese collaborazione della direzione e dei tecnici di quella prestigiosa istituzione.
 

Progetto scenografico di Gennaro Vallifuoco per Il Re Bello

La 'mobilitazione' ha investito diversi corsi di laurea: della Facoltà di Lettere il corso di Progettazione e gestione di eventi e imprese dell'arte e dello spettacolo (Pro.Ge.A.S.) e il Dams della Facoltà di Lettere; il corso di Progettazione della moda e il corso di Design, afferenti alla Facoltà di Architettura. Il Centro Studi Aldo Palazzeschi, che curerà la pubblicazione del programma di sala. Lo spettacolo è stato replicato al Teatro della Pergola di Firenze il 29 e 31 ottobre.

Per informazioni:
Segreteria delle Attività musicali e teatrali di Ateneo
p.zza San Marco n.4 – 50121 Firenze
tel. 055 2757420
fax 055 2757601
e-mail: teatromusica@unifi.it

 

Diario di lavoro

settembre 2003

Comincia il lavoro operativo per la produzione dell'opera. Il Comitato organizzativo, coordinato da Siro Ferrone, si trova ad affrontare e sviluppare alcune questioni di fondo che già erano state definite nel corso delle riunioni preparatorie, durante l'estate 2003. In particolare la preparazione del calendario. Cominciano a definirsi a grandi linee i possibili tempi di prova e di realizzazione dell'apparato scenico, le date e i luoghi delle repliche, sia a Prato che a Firenze. Emerge una prima riflessione sull'impegno che l'Orchestra dell'Università di Firenze può effettivamente assumere, confrontando il suo organico consueto con quanto previsto dalla partitura predisposta dal Maestro De Simone, che si va profilando, a grandi linee: si avvia, perciò, una valutazione delle eventuali difficoltà e una ricognizione sulle modalità con cui possano essere affrontate. Intanto il bando per la ricerca delle voci soliste viene preparato e diffuso tramite la Segreteria delle Attività Musicali di Ateneo e l'Ufficio Stampa dell'Università. Si cercano giovani cantanti anche non professionisti, la cui impostazione vocale non deve essere necessariamente lirica. Nel bando è specificata la natura didattica e sperimentale del progetto e l'intenzione di coinvolgere il più possibile gli studenti universitari. Il bando viene diffuso su quotidiani e riviste, presso i Conservatori, le scuole di musica e naturalmente tutte le Facoltà dell'Ateneo.

ottobre 2003

Si precisa il calendario delle rappresentazioni che avranno luogo alla fine di ottobre 2004 al Teatro Metastasio di Prato e al Teatro della Pergola a Firenze. Vengono anche stabilite le date delle audizioni per le voci soliste (17-21 novembre), che coincidono con la presenza a Firenze del Maestro Roberto De Simone, invitato a tenere un seminario agli studenti dei corsi di Laurea Dams e Progeas, presso il Teatro della Pergola. Il bando per le voci soliste scade il 5 novembre 2003: già gli ultimi giorni di ottobre cominciano ad arrivare numerose domande di partecipazione e la Segreteria delle Attività Musicali di Ateneo, coordinata dalla dott.ssa Michela Lelli, inizia a registrarle, a organizzare il calendario e a predisporre i luoghi per le audizioni. Il Rettore Augusto Marinelli propone una prima presentazione ufficiale del progetto, il 21 ottobre, in occasione della conferenza stampa dedicata alle iniziative predisposte per celebrare l'Ottantesimo Anniversario dell'Ateneo Fiorentino.

novembre 2003

Il 5 novembre scade il bando per le voci soliste; le domande di partecipazione sono 143, provenienti da tutta Italia e non solo dall'area toscana: una risposta così ampia rivela un inaspettato successo per la nostra iniziativa. Considerato il numero elevato di aspiranti alle audizioni si rende necessaria l'organizzazione di una pre-selezione delle voci, cui seguirà una selezione finale da organizzare per i primi giorni di dicembre. La pre-selezione avviene sulla base dei curricula presentati e privilegia gli studenti e i dipendenti universitari (e comunque gli aspiranti con meno di 35 anni); seguono tre sessioni di audizioni (dal 12 al 14 novembre), dislocate in vari luoghi: l'aula 20 del Dipartimento di Storia delle Arti e dello Spettacolo dell'Università di Firenze, la Saletta degli Amici della Musica e il Saloncino del Teatro della Pergola. Vista l'impossibilità del di De Simone di presiedere a tutte le selezioni (che si tengono anche in contemporanea, nell'arco delle giornate programmate) vengono organizzate apposite commissioni esaminatrici, formate dai professori e dai musicisti impegnati nel progetto: il direttore dell'orchestra universitaria Nicola Paszkowski, il direttore del coro Valerio del Piccolo, il prof. Maurizio Agamennone, consulente musicale del progetto, e il dott. Giovanni Vitali del Teatro del maggio Musicale Fiorentino, consulente per il cast vocale. Mariano Bauduin, assistente di De Simone, è presente nelle commissioni successive (nei giorni che vanno dal 17 al 21 novembre). Negli stessi giorni il Roberto De Simone è impegnato nel seminario con gli studenti dei Corsi di Laurea Dams e Progeas: il Maestro affronta con gli studenti le problematiche legate alla sua personale carriera artistica, al suo metodo di composizione e al panorama del teatro musicale in Italia nell'ultimo secolo.

La macchina produttiva comincia ad attivare altri settori, come quello delle scenografie. L'artista incaricato è Gennaro Vallifuoco, già in passato collaboratore di De Simone. L'Accademia di Belle Arti di Firenze viene ampiamente coinvolta per partecipare alla realizzazione delle scene: Vallifuoco viene a Firenze il 27 novembre per incontrare gli allievi del Corso di Scenografia del prof. Massimo Mattioli, il quale costituità il collegamento tra l'Accademia e l'Università e coordinerà il lavoro degli allievi impegnati nel progetto.

dicembre 2003

Il 5 e 6 dicembre, presso la sala Prove dell'Orchestra dell'Università, si svolgono le audizioni dei candidati per le voci soliste che hanno superato le pre-selezioni di novembre. Si provvede a registrare le audizioni su dvd. Dalle selezioni emergono sei ragazze e due ragazzi, i quali dovranno però aspettare il parere del Maestro prima di conoscere l'esatta assegnazione dei ruoli. Ne deriva la necessità di comporre coerentemente la compagnia di canto: a fronte di quattro personaggi principali, i cantanti selezionati risultano essere più numerosi, con uno squilibrio sensibile fra interpreti femminili (sei, per due ruoli) e interpreti maschili (soltanto due selezionati, per due ruoli). Si propende, perciò, verso la progressiva formazione di un doppio cast (anche per fronteggiare eventuali sostituzioni).
Intanto i contatti tra l'Università di Firenze e la costumista Odette Nicoletti cominciano a dare i primi frutti: quest'ultima, infatti, con l'aiuto della prof.ssa Isabella Bigazzi, docente del Corso di Laurea di Progettazione della Moda, comincia a predisporre un programma didattico e produttivo che coinvolga attivamente gli studenti nella realizzazione dei costumi per l'opera.

gennaio - febbraio 2004

Procedono le operazioni organizzative più diverse per garantire una buona riuscita del progetto. Si preparano i contratti per gli artisti coinvolti, si impostano le linee generali delle convenzioni con le istituzioni che partecipano a vario titolo alla creazione dell'opera, si definisce il calendario delle attività. Le due principali problematiche di questo periodo riguardano la composizione e gestione del budget disponibile e, appunto, il calendario.

Per quanto riguarda il primo punto, entro gennaio si arriva ad una definizione chiara delle risorse economiche effettivamente disponibili: il bilancio è costituito principalmente da finanziamenti di istituzioni del territorio di Prato (Comune, Provincia, Camera di Commercio). Anche le risorse destinate al normale funzionamento dell'Orchestra e del Coro Universitario sono in parte investite nel progetto: infatti la programmazione concertistica di orchestra e coro quest'anno è stata ridotta per poter dedicare all'opera una parte delle risorse e dei tempi di prova e lettura. L'esecuzione dell'opera, quindi, entra pienamente a far parte dei programmi musicali dell'Ateneo, considerata come una eccellente occasione di crescita, un'esperienza altamente formativa e sperimentale. È evidente, tuttavia, che una istituzione formativa come l'Università non può affatto mobilitare le risorse economiche necessarie per la realizzazione di uno spettacolo comparabile con i livelli produttivi degli enti lirici o dei teatri di tradizione: il progetto, perciò, si configura pienamente come uno specifico e circoscritto segmento produttivo inserito all'interno di un contesto formativo e didattico, senza velleitarismi di sorta. Alle necessità insorgenti si fa fronte monitorando con continuità e accortezza le spese di produzione e, nello stesso tempo, istituendo una collaborazione sempre più efficace con i diversi enti esterni che vengono progressivamente ad associarsi al progetto, come il Teatro della Pergola e la Fondazione Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, in grado di fornire assistenza tecnica, spazi e personale competente.

Per quanto riguarda il secondo obiettivo, la definizione del calendario delle attività è ancora subordinata alla effettiva disponibilità dello spartito, della partitura e delle parti staccate per l'orchestra, nonché alle difficoltà esecutive della composizione. L'orchestra, infatti, essendo costituita soprattutto da studenti, avrà bisogno di molto tempo per "leggere" e studiare, soprattutto se le parti strumentali dovessero risultare più complesse e impegnative rispetto agli standard consueti, sperimentati in passato dal complesso universitario. La stessa attribuzione definitiva dei ruoli solistici per le voci selezionate, potrà essere effettuata solo in presenza dello spartito e della partitura. Si ritiene necessario, perciò, che il Maestro De Simone riesca inviare la partitura non oltre l'inizio di maggio.

marzo 2004

Si sollecita quindi De Simone perché invii la partitura dell'opera il prima possibile: come già accennato, è proprio dalla partitura che dipende il lavoro dell'orchestra e del coro, e non solo dal punto di vista artistico ma anche organizzativo. È anche da gestire la questione del cast vocale: presa infatti la decisione di formare un doppio cast, così da dare a tutti ai giovani cantanti selezionati la possibilità di lavorare alla pari e di poter cantare in scena, rimangono da risolvere non poche questioni riguardanti il calendario delle prove, l'effettiva attribuzione dei ruoli e il trattamento economico. A questo scopo i solisti vengono invitati ad un incontro con i responsabili del progetto per poter discutere delle finalità dell'operazione e chiarire insieme il tipo di attività, le disponibilità e le necessità di ognuno. In occasione di questo incontro si provvede anche a prendere le misure dei ragazzi per passarle direttamente al laboratorio dei costumi che proprio in questo periodo comincia la sua attività di progettazione. Dal 2 al 4 marzo si tiene, presso il Polo Universitario di Prato, il primo seminario della costumista Odette Nicoletti, insieme con gli studenti del Pro.Ge.A.S e del Corso di Progettazione della Moda (questi ultimi saranno poi gli esecutori materiali delle operazioni di sartoria). Il seminario inizia con un'introduzione teorica sul lavoro del costumista per poi passare alla lettura, commento e spoglio del libretto dell'opera, alla preparazione di un elenco dei costumi e degli accessori necessari e alla presentazione delle linee stilistiche generali. Il risultato di questo seminario è un preventivo di oltre cinquanta elaborati costumi, ridotti poi a circa la metà, così da adattare il lavoro alle capacità operative degli studenti e delle strutture che ospiteranno la sartoria. Gli studenti avviano fin da subito un proficuo lavoro sui bozzetti e sui figurini. In questo mese, inoltre, si definiscono le modalità di collaborazione con la Fondazione Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, per quanto riguarda la realizzazione di scenografie e costumi.

aprile 2004

La fase di realizzazione pratica dell'opera si fa sempre più vicina. Per problemi tecnici (ampiezza della buca per l'orchestra, prima di tutto) la prima dell'opera viene spostata dal Teatro Metastasio al Teatro Politeama Pratese che fin da subito, nella persona della direttrice Roberta Betti, garantisce tutto il sostegno possibile, soprattutto per quanto riguarda la fornitura dei tecnici di scena e del service luci e fonico. Le date degli spettacoli vengono definitivamente fissate (26 ottobre a Prato; 29 e 31 ottobre alla Pergola). Si chiede, per alcuni giorni di prova, la disponibilità del Teatro Tredici di Firenze, ma il Comune di Firenze non è in grado di soddisfare questa richiesta. Viene predisposto un calendario delle attività autunnali di lettura e di prova, fino alle rappresentazioni: il piano ha un caratterere soltanto orientativo, pronto ad accogliere eventuali aggiustamenti ed esigenze contingenti.

Si avvia a definizione l'allestimento dei laboratori per le scenografie e i costumi. Lo scenografo Gennaro Vallifuoco ( a Firenze il 6 aprile) sottopone ai responsabili del progetto il suo modellino di scenografia, che prevede un cambio dopo la terza scena e l'uso di alcune macchine particolari (una piattaforma rotante, una cicogna volante meccanica, scale smontabili ecc…). Il bozzetto proposto viene sostanzialmente modificato per far fronte a diverse esigenze (tempi di realizzazione ristretti, risorse contenute): le scene saranno realizzate dagli allievi dell'Accademia di Belle Arti, per i quali verranno allestiti spazi adeguati e sarà disposto il sostegno di alcuni tecnici specializzati attivi presso i teatri associati al progetto.

La preparazione dei costumi risulta altrettanto complessa: la costumista Odette Nicoletti torna a Firenze per un nuovo confronto con gli studenti, il 15 e 16 aprile; in questa occasione, tra le soluzioni proposte, vengono scelti i bozzetti su cui lavorare e si individuano i materiali da utilizzare. L'allestimento del laboratorio costumi richiede spazi attrezzati per la tintura delle stoffe, provvisti di tutti mezzi di lavorazione sartoriale (macchine da cucire, manichini, ferri da stiro ecc…): la collaborazione con la Fondazione Teatro del Maggio Musicale Fiorentino si rivela determinante sia per una più precisa individuazione di costi che nella disponibilità di personale specializzato e nell'accesso alle attrettture necessarie.

maggio 2004

All'inizio del mese il Maestro De Simone invia finalmente lo spartito musicale, costituito dalle parti vocali e dall'accompagnamento al pianoforte. Manca ancora l'orchestrazione vera e propria: ciò costringe l'orchestra - impegnata ormai nelle ultime date della sua abituale stagione concertistica - a rinviare ulteriormente l'inizio delle prove di lettura. Il coro invece già in questo mese inizia una lettura preliminare dello spartito, per poi continuare con lo studio vero e proprio. Il 31 maggio e 1 e 2 giugno si tiene presso il Saloncino del Teatro della Pergola un primo seminario con i cantanti solisti guidati dall'assistente di De Simone, Mariano Bauduin: in questa occasione i cantanti hanno modo di cominciare a lavorare sullo spartito originale e a confrontarsi direttamente con lo studio di un'opera assolutamente inedita.

Nel frattempo si fa più intensa la collaborazione con il Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, ed in particolare con il direttore degli allestimenti Massimo Teoldi, per la realizzazione delle scenografie e per il laboratorio dei costumi. Lo scenografo Vallifuoco incontra il 4 maggio il personale del teatro e avvia le attività di collaborazione. Per il laboratorio dei costumi il Teatro del Maggio mette a disposizione un ampio spazio ove allestire la sartoria. Dal 24 al 26 maggio Odette Nicoletti, è nuovamente a Firenze per ultimare il lavoro sui bozzetti e definire con gli studenti le attività estive.

La gestione dei vari settori produttivi dell'opera comincia a farsi complessa e necessita di coordinamento e di una presenza costante e affidabile che possa seguire l'andamento dei lavori. Si decide quindi di affiancare a ogni settore dell'opera uno studente tirocinante, che si occupi di tenere i contatti, chiedere e dare informazioni, prendere atto dei problemi e delle difficoltà. La prof.ssa Teresa Megale, responsabile degli stage del Corso di Laurea Pro.Ge.A.S., si fa carico di "reclutare" gli allievi potenzialmente interessati. Gli studenti, alcuni dei quali in realtà collaborano al progetto già dalle prime fasi, provengono soprattutto dal Corso di Laurea Progeas e dal Corso di Laurea in Lettere.

giugno 2004

Viene completato l'allestimento del laboratorio dei costumi nei locali del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino. Le principali incombenze affrontate si possono così riassumere: il reperimento delle attrezzature necessarie (macchine da cucire, piastre riscaldate, fornelli e pentole per la tintura delle stoffe, tinture, manichini, ferri da stiro ecc..); l'individuazione di una sarta e una tagliatrice professioniste per seguire i lavori di sartoria più complessi, che gli studenti non sono in grado di compiere; l'obbligo di garantire a tutti i partecipanti una solida copertura assicurativa, per l'uso di attrezzature pericolose; la scelta e l'acquisto delle stoffe necessarie; la stipula di una formale convenzione con il Teatro che permetta lo svolgimento effettivo dei diversi laboratori.

Lo scenografo Vallifuoco è presente a Firenze in varie occasioni: all'inizio del mese, durante un incontro con i professori dell'Accademia e con il personale del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, consegna il book definitivo per i dettagli tecnici. La realizzazione delle scenografie si svolge, quindi, sia nei locali dell'Accademia che in alcuni spazi del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, in cui gli studenti lavorano affiancati e guidati dai tecnici e dai pittori professionisti mobilitati dal Teatro stesso.

Intanto il Maestro De Simone ha inviato le prime pagine dell'orchestrazione: da queste risulta necessario un organico di circa sessanta strumentisti comprensivo di alcuni solisti che l'Orchestra dell'Università non ha al momento a disposizione. Pertanto si avvia la ricerca degli strumentisti aggiunti e dei solisti presso altre istituzioni vicine all'Università, come la Scuola di Musica di Fiesole; si pianifica l'attività di prove dell'Orchestra, che potrà iniziare, ormai, non prima del mese di settembre. Nei giorni 26 e 27 giugno si tiene a Firenze un secondo seminario con i cantanti solisti e con un gruppo di otto ragazze del Coro universitario, che sosterranno la parte delle Suore Orsoline: il seminario, diretto dal Maestro Nicola Paszkowski, approfondisce lo studio dello spartito e imposta le linee di base per il lavoro dei mesi successivi.

luglio 2004

La signora Nicoletti segue personalmente il lavoro degli studenti nel laboratorio costumi che proseguirà fino alla fine del mese; in sua assenza, gli studenti saranno guidati dalla sua assistente, dott.ssa Francesca Spocchia. Il lavoro scenografico procede alacremente: nei locali del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino gran parte delle scene sono state ultimate; anche in questo settore le operazioni vanno avanti fino al 31 luglio, quando le attività si fermano per la pausa estiva.

Si avviano le prime iniziative sul fronte della comunicazione; questo settore è coordinato soprattutto dalla prof.ssa Simona Allegranti, segretaria di produzione dell'opera. Si profila la necessità di predisporre un programma che comprenda non solo le operazioni di carattere promozionale, informativo e di comunicazione sullo spettacolo vero e proprio, ma tale da "coprire" tutto il processo di realizzazione, dall'avvio delle prime attività fino alla messa in scena conclusiva dell'opera. A questo scopo viene anche coinvolto l'Ufficio Stampa dell'Università, sotto la responsabilità della dott.ssa Antonella Maraviglia: ci si impegna a realizzare un piano promozionale e informativo che comprenda la grafica del materiale pubblicitario, progetti di reportage sulle varie fasi del lavoro, l'organizzazione di una conferenza stampa dopo l'estate ed eventuali recensioni dello spettacolo. Vengono coinvolti attivamente in queste operazioni gli uffici-stampa del Teatro Politeama (che interverrà soprattutto nell'ambito della comunicazione locale, in area pratese) e del Teatro della Pergola, nonché il Centro Servizi Informatici di Ateneo (CSIAF), al quale viene proposto di curare la ripresa video e la registrazione delle prove dello spettacolo e delle rappresentazioni.

Già da tempo, Marco Giorgetti, Direttore del Teatro della Pergola, aveva proposto di realizzare un volume che documentasse il progetto nella sua integrità, in tutte le sue diverse e complesse fasi: la proposta è stata accolta con entusiasmo e già da alcuni mesi è iniziata la raccolta dei materiali necessari che serviranno anche per la pubblicazione del programma di sala, edito dalla Società Editrice Fiorentina. Il prof. Gino Tellini, direttore del Centro di Studi "Aldo Palazzeschi", assicura il sostegno del centro per la pubblicazione del programma di sala, coordinando i contributi di altri studiosi (prof. Rita Guerricchio, Adele Dei, Simone Magherini); aggiunge anche un contributo finanziario destinato all'autore della musica. Inizia in questo periodo anche un fecondo rapporto con il fotografo del Teatro della Pergola, Andrea Messana, per documentare l'andamento dei lavori nei laboratori: in autunno fornirà il materiale fotografico sulle prove in teatro e sulle rappresentazioni.

settembre 2004

Dopo la pausa estiva le attività riprendono a pieno ritmo in tutti i settori produttivi. Prima di tutto il Maestro De Simone invia finalmente la partitura completa dell'opera, con le parti staccate per l'orchestra. Ciò consente di avviare le prove di lettura dell'Orchestra dell'Università. Come previsto, essendo l'organico orchestrale richiesto da De Simone assai più consistente rispetto ai ranghi consueti dell'Orchestra Universitaria, si provvede a integrare le parti mancanti chiedendo la collaborazione della Scuola di Musica di Fiesole. Inoltre viene organizzato un seminario per i cantanti solisti dal 27 settembre al 3 di ottobre che vede impegnati sia il Maestro Paszkowski, direttore dell'orchestra, che De Simone, alla loro prima esperienza di lavoro comune. Il calendario delle prove è comunque già definito e questo permette di ultimare la preparazione di quanto occorre per l'accoglienza e l'ospitalità per lo staff di De Simone e per i giovani cantanti che provengono da altre città.

Riaprono intanto i laboratori: le scenografie sono ormai quasi ultimate, mentre i costumi necessitano ancora di alcune settimane di lavorazione. Un prezioso aiuto all'allestimento dei costumi viene dalla Scuola di Taglio e Cucito "Loretta Oltramari" di Prato, scuola di lunga tradizione ed esperienza. La direttrice Sonia Staccioli mette infatti a disposizione dieci suoi studenti, già avviati alla professione, che possano integrare l'azione degli studenti del Corso di Progettazione della Moda impegnati nella sartoria.

Un ulteriore contributo alla realizzazione dei materiali promozionali per l'opera proviene dal Corso di Laurea in Progettazione della Moda/Indirizzo Grafica e Fotografia. Gli studenti, guidati dal prof. Mario Lovergine, hanno infatti lavorato diversi mesi sul progetto grafico della locandina per lo spettacolo, con la preparazione di oltre venti proposte, frutto di un approfondito lavoro sia storico che estetico: tra i diversi soggetti, se ne sceglie uno, che sarà l'immagine ufficiale dell'opera su manifesti, locandine e inviti; gli altri bozzetti saranno raccolti ed esposti nel foyer del Teatro della Pergola, durante i giorni delle rappresentazioni insieme ai bozzetti dei costumi realizzati dagli studenti del Corso di Laurea in Progettazione della Moda.

Settembre è anche il mese in cui si attivano le operazioni di comunicazione e promozione concernenti l'evento. L'Ufficio Stampa dell'Università allestisce contatti con varie testate giornalistiche (quotidiani e periodici): i primi articoli escono sulle pagine di cronaca locale all'inizio del mese. L'appuntamento principale è comunque la conferenza stampa indetta all'inizio di ottobre presso il Polo Universitario di Prato, durante la quale viene annunciato il debutto dell'opera (Teatro Politeama Pratese, 26 ottobre 2004) e viene presentato il progetto in tutte le sue componenti. L'aspetto fondamentale su cui si concentra l'attenzione è naturalmente il carattere didattico dell'operazione e la sua portata innovativa: Il Re Bello, infatti, non è solo l'opera di un grande maestro, ma in primo luogo un cantiere attivissimo in cui protagonisti sono gli studenti, presenti in ogni settore dell'organismo produttivo.

Il nostro diario si ferma qui, al momento in cui stanno per cominciare le ultime prove.

(a cura di Margherita Fantoni)

 


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La locandina dell'opera
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