Girovagando in rete - cercavo drammaturgia veneta contemporanea - mi sono imbattuta nello scritto di Stefano Mazzoni,
Ripensando Ludovico Zorzi, che ho letto con emozione e commozione.
Mi sono laureata con Ludovico Zorzi nel 1977 (il 10 dicembre), con una tesi sul teatro di Anton Giulio Bragaglia da lui scelta. Nelle parole di Mazzoni ho rivissuto la figura del professore così come ancora la ricordo - persino la voce - l'inestimabile spessore umano, l'animo gentile, il rigore. Ringrazio la redazione per questo inaspettato momento di meditazione e rivisitazione.
Dopo la laurea lasciai Firenze e mi trasferii a Venezia, per la precisione vivo in quella bellissima Riviera del Brenta che unisce Venezia a Padova. Qui, imparando a conoscere i suoi luoghi e la cultura di questa terra, ho capito qualcosa di più anche del professore e dei suoi celati guizzi di malinconia.
Grazie a Stefano Mazzoni.
A tutta la redazione saluti di simpatia.